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MotoGP 20 – Il test del nuovo Motomondiale virtuale

I motori della MotoGP tornano ad accendersi con un videogioco tutto nuovo, capace di “scatenare l’inferno” anche solo con un controller tra le mani.

Quest’anno, a causa della pandemia, il Motomondiale virtuale racconterà una storia ben diversa dalla realtà. Mentre il campionato 2020 (quello vero) è ancora in attesa di una data per la ripartenza (si parla di Jerez, il 19 luglio…), la sua controparte da salotto è già schierata in griglia, con il gas spalancato e un calendario denso di appuntamenti da vivere in prima persona, con il controller tra le mani.  MotoGP 20 è la naturale evoluzione del franchise di Milestone, il videogioco ufficiale del Motomondiale che tutti gli appassionati aspettavano ormai da (fin troppo) tempo. Gli sviluppatori hanno confezionato un’esperienza ancora più solida, profonda e coinvolgente, recuperando e ottimizzando quanto di buono già sperimentato nell’edizione 2019. Il motore grafico – l’Unreal Engine 4 – ha ora qualche cavallo in più e sfoggia un colpo d’occhio davvero pregevole, l’Intelligenza Artificiale è stata affinata (è finalmente capace di stupire e dare filo da torcere) e sono state introdotte alcune succulente novità, sia sul fronte delle strategie di gara che del gameplay. Occhio dunque al consumo di carburante, ma soprattutto al nuovissimo sistema di frenata, che impone tanta, ma proprio tanta pratica e sensibilità sui dorsali del joypad… pena il ribaltamento!https://www.youtube.com/watch?v=gcBZtxb7FZs

WHEELIE, STOPPIE E L’ARTE DEI CONSUMI

A.N.N.A. (Artificial Neural Network Agent) è il nome in codice dell’IA neurale del nuovo racing game di Milestone. Si basa sul machine learning e, grazie ai suoi algoritmi, le gare di MotoGP 20 sono letteralmente più divertenti, imprevedibili e appassionanti che mai. Possiamo dimenticarci dei tipici “trenini” di piloti che affliggevano i vecchi capitoli (era ora!), di avversari troppo arrendevoli o addirittura inarrivabili, e più in generale di gare piatte, senza pathos, consumate in solitaria. L’Intelligenza Artificiale, in MotoGP 20, azzarda, commette errori credibili, cambia punti di staccata in base all’usura delle gomme, tenta sorpassi inattesi e va persino in difficoltà sulle lunghe distanze. Nel corso del campionato, i piloti avversari sviluppano delle personalità che magari non ricalcano fedelmente i valori reali in campo, ma senza dubbio iniettano adrenalina ed emozioni in ogni gran premio.  https://www.youtube.com/watch?v=is_1Vl_kTKkIl nuovo motore fisico, vero e proprio cuore pulsante del gioco, costringe a un lungo ma appagante apprendistato sui comandi, vuoi per la sorprendente forza frenante dell’anteriore, ma soprattutto per l’introduzione del consumo asimmetrico delle gomme e del carburante variabile. Occorre dunque ripensare il proprio stile di guida, cercando di adattarlo alla maggiore velocità dell’azione su schermo (i tempi sul giro, qui, sono sensibilmente più bassi rispetto all’edizione 2019), trovando nuovi riferimenti per le staccate (si entra in curva molto più velocemente, con i freni ancora in mano) e sviluppando giocoforza una nuova sensibilità (o delicatezza) sul freno anteriore, da accompagnare rigorosamente con il posteriore. In altre parole, non ci si può appendere con tutta la forza degli indici a San Brembo, ma bisognerà dosare la leva anteriore per evitare di alzare al cielo il posteriore e finire nel ghiaione.

A tutto questo si aggiunge poi la gestione in tempo reale del carburante tramite tre mappe richiamabili (PWR 0, 1 e 2) e l’usura asimmetrica delle gomme (tre mescole disponibili), strettamente collegata alle mappe del TCS, che regalano un ulteriore livello di profondità e strategia sulle distanze medio-lunghe. In questo senso, sarà fondamentale sfruttare tutti i turni di prove libere e qualifiche a disposizione, ma anche prendere parte ai test invernali per imparare a gestire mescole e capacità del serbatoio. MotoGP 20 ha tutto ciò che serve per cucirsi addosso l’esperienza preferita, tra aiuti elettronici, indicatori di traiettoria, possibilità di utilizzare i freni congiunti, cambio automatico/manuale e consumi proporzionali alla lunghezza delle gare. L’handling generale della moto non è mai frustrante, ma propone una curva di apprendimento “piacevolmente lunga”, che premia l’allenamento e riesce ad appagare sempre di più, giro dopo giro.

QUESTIONE DI CARRIERA 

La Carriera Manageriale di MotoGP 20 è ora un vero e proprio storytelling che proietta il giocatore nel paddock, chiamandolo ad interagire con tutto un entourage di professionisti (Personal Manager, Chief Engineer e iData Analyst) per trovare ingaggi, ottenere dati in pista e sviluppare la moto. I test invernali e quelli di metà stagione si riveleranno quindi fondamentali per l’evoluzione della moto e del team. La novità più importante, richiesta a gran voce da moltissimi fan della serie, è la possibilità di creare un team personalizzato partendo da zero – da qualsiasi categoria tra Moto 3, Moto 2 o MotoGP – per poi passare in qualsiasi momento ad una squadra ufficiale. In questo contesto si inserisce l’ottimo editor integrato di livree, tute e caschi, per creare e personalizzare la propria scuderia. 

I TEMPI DI SCHWANTZ, RAINEY, DOOHAN…

La Modalità Storica è composta da sfide giornaliere con grado di difficoltà variabile, che permettono di sbloccare di piloti e scuderie classiche. I miti del passato sono ora raggruppati tutti assieme, con moto a due e quattro tempi, indipendentemente dal periodo di appartenenza, in un’unica categoria. Una soluzione decisamente “fantasiosa” ma efficace, chiaramente votata al divertimento e non alla fedele riproduzione dei campionati del passato.  

DIOBÒ CHE BELLO!

Sul piano tecnico, MotoGP 20 compie un paio di passi in avanti rispetto al capitolo precedente. Nonostante le due versioni del gioco condividano lo stesso motore grafico, la 2020 vanta ora un colpo d’occhio finalmente “moderno”, che testimonia l’eccellente lavoro svolto dagli sviluppatori con la riproduzione digitale di moto e tracciati (al solito elenco si aggiunge anche il nuovissimo KimyRing, inedito tracciato finlandese ancora in fase di ultimazione). I fatidici 60 fps restano appannaggio solo delle versioni PlayStation 4 Pro, Xbox One X e PC, ma anche su console standard (PlayStation 4, in questo caso), il motore grafico svolge perfettamente il suo lavoro, senza mostrare il fianco a rallentamenti o particolari “inestetismi”, neppure in presenza di condizioni climatiche sfavorevoli (manca il meteo dinamico, ma la pioggia è un vero spettacolo).https://www.youtube.com/watch?v=Slh-y-NVcP0MotoGP 20, in buona sostanza, è il miglior MotoGP realizzato da Milestone, che va a limare/perfezionare ogni aspetto dell’edizione 2019, rappresentando di fatto un nuovo standard di riferimento per le due ruote virtuali. Un modello di guida ancora più profondo e appagante, un’IA finalmente degna di nota e una valanga di modalità di gioco (una su tutte, la solida Carriera Manageriale) fanno di MotoGP 20 un must per tutti gli appassionati che attendono con ansia la ripartenza del Motomondiale. Il gioco è già disponibile per PlayStation 4, Xbox One, Windows PC/STEAM, Google Stadia e Nintendo Switch. 

 

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