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Yokohama, 100 anni e 3 nuovi pneumatici

Nata in Giappone un secolo fa, difatti quest’anno festeggerà il Centenario, Yokohama si presenta sul mercato italiano forte di un fatturato prossimo ai 40 milioni euro e una gamma di pneumatici capaci di prestazioni ottimali su asfalto, sterrato e neve. E in più è green. Prova ne sono il programma “Forever Forest” e la tecnologia “BluEarth”. Lanciato nel 2007, “Forever Forest” prevede, entro il 2017, la piantumazione di oltre 500.000 alberi presso gli stabilimenti produttivi Yokohama sparsi in tutto il mondo. L’obiettivo del progetto è quello di compensare le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di pneumatici attraverso la riforestazione di alcune aree, una scelta volta a migliorare anche la qualità della vita delle comunità locali. “BluEarth” rappresenta, invece, l’ultima frontiera del reparto di Ricerca e Sviluppo dell’azienda, una tecnologia che utilizza il succo estratto dalla buccia degli agrumi, un ingrediente utilizzato per la mescola delle gomme, che va a incidere sul risparmio di carburante, lunga durata e grip sul bagnato. Gli impianti Yokohama hanno inoltre ridotto progressivamente le emissioni di gas serra e CO2 scegliendo pannelli solari e, per quanto riguarda il problema degli scarti di lavorazione inquinanti, in Casa Yokohama hanno pensato di seguire un puntuale riciclo. Nei giorni scorsi abbiamo testato, in diverse condizioni, tre nuovi prodotti, ossia gli Advan Fleva V701, performanti e indicati per vetture ad alte prestazioni; gli Yokohama BluEarth ES32, entry level della gamma e gli Geolandar A/T G015, pneumatici M+S destinati a SUV e 4X4. Terreno di prova l’Autodromo di Franciacorta e i suoi dintorni.Advan Fleva V701Gli Yokohama Advan Fleva V701 sono pneumatici dalle alte prestazioni pensati per auto sportive e compatte potenti, meno specialistici ed estremi rispetto agli Advan Neova, il compromesso ideale tra le performance nell’uso sportivo e la durata che si richiede a uno pneumatico comunque stradale. Per il test in pista avevamo a disposizione le Mercedes classe A 45 AMG e CLA 45 AMG da 381 cv dotate di trazione 4matic: un integrale che, lo sperimenteremo durante il test, privilegia leggermente la trazione anteriore. La conformazione del circuito di Franciacorta è stretta, tortuosa: qui grip e direzionalità degli pneumatici sono requisiti fondamentali. Pur non essendo specialistiche come le Advan Neova, le Fleva protagoniste del nostro test in pista, fornite in misura 235/40R18, rivelano un ottimo grip: dopo poche curve il feeling alla guida è difatti  ottimale. In frenata, anche nelle staccate più decise, non si perde mai la direzionalità, merito di tasselli piuttosto grandi, che offrono stabilità, in coppia alla mescola decisamente azzeccata. Anche in uscita di curva spremendo a fondo i 381 cv delle “due” AMG la perdita di aderenza è graduale e molto controllata.BluEarth ES32La Mercedes CLA è la nostra auto in prova per il test su strada. Un giro tra statale e BreBeMi dove apprezzare la silenziosità degli BluEarth ES32. Nell’ampio panorama auto sono destinate alle vetture medie e compatte. Pur essendo un pneumatico entry level della gamma Yokohama, c’è molta tecnologia, come la mescola Nano-blend, composta da polimeri ad alta elasticità e dall’olio estratto dalla buccia degli agrumi, che aumenta l’aderenza a terra, in particolar modo sulle superfici bagnate. il design del battistrada e il profilo ad alta resistenza permettono allo pneumatico un miglior rotolamento e una vita del battistrada più lunga.Geolandar A/T G015Il percorso off-road che affrontiamo è a bordo di Nissan Navara equipaggiate con pneumatici Geolandar A/T G015. Sono pneumatici M+S con Snoflake, adatti ai climi freddi e alla neve ma anche alla strada, grazie al rumore di rotolamento relativamente basso e al buon comfort di marcia. La mescola è nuova e il battistrada con lamelle 3D (ci sono 4 diverse inclinazioni degli intagli) con scanalature fitte e sottili sono pensati per avere un buon grip su neve e terra. Durante il test affrontiamo in successione una serie di ripide salite, attraversamento di guadi e infine ripide discese da “ridotte”, senza che il Geolandar mostri mai il fianco a critiche. In base alle sue molteplici caratteristiche possiamo definire il Geolandar un vero all season.  

 

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