Non deve essere facile accreditarsi come marchio premium marchi auto del mondo quando arrivi da una certa zona del mondo. Parlo del Sud est asiatico, ovviamente, regione in passato riconosciuta per la sua alta produttività, per l’economia dei prodotti, certo non per la qualità appunto. In passato era sicuramente così, ma quando dalla tua hai la bontà di un prodotto allora scalare la classifica, e dare fastidio ai colossi “storici” riesce certamente più facile. La Sud Corea è un Paese che corre a velocità folle, ma non cerca solo i numeri, vuole anche essere al top per la qualità. Le storie di Samsung, Kia, Hyundai –tanto per citarne alcuni- parlano chiaro. Inizialmente snobbati, poi temuti, ora questi marchi sono rispettati dai concorrenti. Per loro parlano i prodotti. Da quelle parti c’è anche Hankook (che in coreano significa proprio corea).Il colosso di Seoul non si è accontentato di essere (ovviamente) il fornitore di riferimento per i brand automobilistici coreani, ma ha voluto arrivare in Europa sfidando a viso aperto i top player del mercato e facendolo sul loro terreno: qualità e prestazioni. I marchi con cui se la deve (anzi se la vuole) vedere si chiamano Continental, Pirelli, Michelin, Good Year, Bridgestone.Insomma Hankook punta senza mezzi termini alla fascia alta del mercato, una linea chiara fin dal 97 quando è sbarcata in Europa piazzando il centro direzionale in Germania e costruendo poi una fabbrica in Ungheria. Scelta strategica quella della Germania per entrare in contatto – parlando la stessa lingua- con i costruttori tedeschi convincendoli con i fatti che Hankook poteva soddisfare le loro aspettative. Ci sono riusciti, gli pneumatici coreani sono ormai diventati un partner fisso per molti modelli di BMW, Audi, Volkswagen, Porsche. Lo hanno fatto spingendo molto sulla tecnologia, arrivando a fornire pneumatici antirumore (dotati di un “noise absorber”, di serie sulla nuova Q7), antiforatura (o autosigillanti), Run Flat, ma anche soprattutto pneumatici in grado di offrire prestazioni di alto livello restando a livelli ragionevoli di costo.La battaglia in questo campo ovviamente è sempre la stessa, e si gioca su mescole, carcasse, e “pattern” ovvero il disegno del battistrada, e se ci si sposta sugli pneumatici invernali può diventare ancora più aspra, perché in questo campo esistono ancora molti margini di sviluppo.In questo caso Hankook può contare su una gamma molto articolata di prodotti, dal 4 stagioni Kinergy 4S agli “estremi” i*Cept iZ2 e i*Pike RS Plus –quest’ultimo chiodato- studiati per il grande freddo dei Paesi del nord. In mezzo, prodotti per SUV, auto sportive, camion. Prodotti che hanno ormai un mercato immenso, perché tutto quello che sta a nord del 45° parallelo viaggia per almeno sei mesi su pneumatici invernali. Ma per sviluppare tutto questo servono simulazioni e calcoli, certamente, ma serve anche provare “fisicamente” e a lungo i prodotti nelle condizioni reali.Serve un posto dove poter contare sul una neve quasi perenne e su condizioni di “freddo stabile” che consentano alla neve di restare omogenea per avere parametri il più costanti possibile. Per questo motivo Hankook ha aperto il Techno Trac, un centro in cui si sviluppano tutte le piste necessarie per mettere alla prova gli propri pneumatici, confrontarli con la concorrenza e, se possibile, svilupparli per fare meglio.Per Hankook una pietra miliare per essere ancora più “sul pezzo” nello sviluppo, per noi che lo abbiamo visitato una specie di parco giochi in cui provare l’ebbrezza di guidare in condizioni davvero estreme di neve e ghiaccio. Su un’area di svariati km quadrati, Hankook ha costruito una serie di aree in cui riprodurre tutte le condizioni di guida. Due piste, una completamente piatta con curve e controcurve “a chiudere” e una dotata di dislivelli altimetrici con salite e discese. A queste si aggiungono tre aree in cui testare frenate, accelerazioni, slalom, guida su ghiaccio puro. Tutto oggettivato dall’immancabile presenza dei VBox satellitari che misurano accelerazioni, velocità, tempo sul giro. E non bastasse quello… basta circolare sulle normali strade della Lapponia che offrono centinaia di chilometri senza un briciolo d’asfalto. Un centro all’avanguardia che Hankook ha deciso di costruire a Ivalo, uno degli avamposti più a nord della Lapponia Finlandese; scelta condivisibile perché qui i giorni con la neve per terra sono più di quelli in cui la neve non c’è (nevica fino a giugno, ricomincia a ottobre) e questo consente ad ingegneri e tester un lungo periodo di lavoro. Clima estremo, paesaggi mozzafiato, neve quasi perenne, questo è il luogo ideale dove sviluppare pneumatici che, probabilmente, nella loro vita si troveranno a dover affrontare situazioni meno aggressive di questa. Come dire, se vanno bene qui…