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Fiat Tipo: 30 anni e non sentirli

Nata nel gennaio 1988, la Tipo è stata un successo. Che continua, seppur in veste diversa, ancora oggi. Ripercorriamo la storia di questa compatta dall'aspetto semplice ma con soluzioni tecniche, per l'epoca, notevoli

Sembra ieri, eppure sono trent’anni che le parole Fiat Tipo fanno parte della storia automobilistica italiana (ed europea). Nata nel gennaio 1988 per sostituire la Ritmo, la Fiat Tipo è stata un’auto molto importante per la Casa torinese.Tanto per cominciare, viene costruita su una struttura modulare: lo stesso pianale è stato infatti usato per Alfa Romeo 155, Fiat Tempra e Lancia Dedra. In sette anni di produzione raggiunge quasi 2 milioni di pezzi. Se ne innamora perfino un duro dal cuore tenero come il Commissario Montalbano. Nel 1989, la Fiat Tipo si aggiudica il titolo di “auto dell’anno”.

Fiat Tipo Auto dell'Anno 1989ELETTRONICA E NON SOLOUn successo dovuto non solo all’estetica particolare e sobria allo stesso tempo, ma anche ad un’abitabilità da grande, nascosta in un vestito compatto. In poco meno di 4 metri di lunghezza, la Tipo regalava alle piccole famiglie un bagagliaio da ben 350 litri. A piacere alla clientela erano anche dettagli dal sapore moderno: uno su tutti la strumentazione a cristalli liquidi color verde, su due “piani” di cruscotto. Riservata alla Fiat Tipo Digit, soprannominata dopo poco tempo DGT, diventò in breve tempo un Marchio di fabbrica Fiat – la montò anche la Tempra – pur con una leggibilità che non era sempre eccellente.Fiat Tipo Plancia DGTPRIMATI TECNOLOGICINaturalmente, c’era dell’altro. Forse non tutti sanno che la Fiat Tipo è stata anche la prima auto del Marchio torinese ad avere la carrozzeria completamente zincata: ruggine zero. E il portellone, per risparmiare peso e per esigenze di design, era in leggera vetroresina. I primi motori a benzina (1.1 Fire, 1.4 e 1.6, tutti a quattro cilindri) avevano l’alimentazione a carburatore: l’iniezione elettronica arrivò nel 1989, con la 1.8 i.e. da 136 CV. A listino anche un 1.7 diesel aspirato e un 1.9 turbodiesel capace di 90 CV e 186 Nm. All’epoca, la motorizzazione più sportiva della Tipo.Fiat Tipo 2.0 Sedicivalvole nera frontaleUN TIPO SPORTIVONel 1991 è la volta della Fiat Tipo 2.0 Sedicivalvole (la denominazione, scritta per esteso, troneggiava sopra la targa): 145 cv e vestito sportiveggiante, con filetti rossi sui paraurti e cerchi da 15″ argentei. Per uno 0-100 da 8,2 secondi e una velocità di punta di 208 km/h. All’interno comparivano sedili profilati, strumentazione (analogica) arricchita con manometro e termometro olio, cinture regolabili in altezza, servosterzo e vetri elettrici anteriori.Fiat Tipo biancaSGUARDO AL FUTUROOggi, la Fiat Tipo ha intenzioni decisamente meno bellicose. Non è prodotta in Italia (la vecchia nasceva a Cassino) ma in Turchia, è più grande, più sicura e sì, anche più tecnologica. Ma conserva una caratteristica in comune con la nonna: continua a piacere. Nei paesi dell’area EMEA, infatti, la nuova Fiat Tipo ha già conquistato oltre 180.000 clienti. E, in Italia, ha il 20,7% di quota vendite nel segmento C. Un bel modo di festeggiare il suo trentesimo compleanno. 

 

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