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Mazda6 2018: più di un semplice restyling

Il mercato americano accoglie sempre a braccia aperte le berline a tre volumi e non è dunque un caso che sia il Los Angeles Auto Show a tenere a battesimo la Mazda6 2018. La macchina non segna una svolta epocale ma anche liquidarla come un semplice restyling sarebbe profondamente ingiusto. Anche se la sagoma resta infatti quella nota, molti sono i dettagli rivisti e le novità sotto pelle non mancano, anche importanti.

Da un punto di vista estetico la Mazda6 2018 si aggiusta il trucco, con la mascherina che sottolinea meglio i fari a LED, mentre nell’abitacolo gli interventi sono più radicali. La plancia ha un nuovo disegno, con la strumentazione e il sistema d’infotainment che contano ora su nuovi schermi di grandi dimensioni, e può essere arricchita da inediti inserti in legno. Anche i sedili sono rimodellati e adottano rivestimenti di maggior pregio.

Sotto il cofano riflettori puntati invece sul motore SKYACTIVE-G 2.5 con iniezione diretta della benzina e disattivazione di due dei quattro cilindri quando si viaggia a bassa velocità, con un filo di gas. Nella gamma Mazda6 debutta anche la variante sovralimentata SKYACTIVE-G 2.5T, sinora riservata alla CX-9, la cui turbina assicura una gran coppia sin dai regimi più bassi.

Quanto infine alle dotazioni, l’aggiornamento porta con sé dispositivi elettronici di ultima generazione. A completare il pacchetto i-ACTIVSENSE arrivano il Mazda Radar Cruise Control, adattivo e con funzione stop&go, e il set completo di telecamere in grado di monitorare a 360° l’area attorno alla macchina in manovra.

 

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