Ma perché? La consuetudine vuole che i grandi festeggiamenti si riservino agli anniversari tondi, quando si raggiunge una soglia immaginaria a cui si accompagna un bilancio di ciò che fino a quel momento è stata la propria vita.
Nel caso di Vasco Rossi, questo avverrebbe il 7 febbraio 2022, giorno del suo settantesimo compleanno. Ma Vasco delle convenzioni se ne fotte. Lui, che scontato, banale non è mai stato, che è passato da Zocca a San Siro puntando sulla sincerità senza bisogno di costruirsi un’immagine artefatta, e che ha sempre vissuto a suo modo restando fedele a sé stesso. Dicesi coerenza, nel bene e nel male.
Oggi è il compleanno di Vasco. Ne fa 69, e il numero chiaramente non è tondo. A chi si domanda perché abbiamo scelto di celebrare una cifra insolita, rispondiamo che sarebbe stato troppo prevedibile fare altrimenti: noi vogliamo fare casino adesso, proprio adesso che il Blasco ha raggiunto il numero che meglio si addice alla sua figura. Quello della spregiudicatezza, fragile, dura o senza ritegno che sia, ma pur sempre fuori dalle convenzioni obbligate. E lo facciamo in queste settimane con una serie di contenuti che riguardano il mondo che gli gira intorno.
Vasco69 è un concetto che racchiude l’essenza del cantautore emiliano, da sempre trasgressivo e anticonformista, la cui personalità si rispecchia maggiormente in un simbolo che riporta anche al costrutto di yin e yang sulla dualità notte-giorno, e che si riflette nei tanti aspetti che compongono la sua figura di uomo imperfetto e artista straordinario, nonché nella simbologia erotica.
Lui parla in modo diretto, esprime la complessità della sua anima con un linguaggio semplice, e le persone che ascoltano la sua musica, attraverso i testi rivedono la propria vita. Di prima, dopo o durante.
Tutte le corde di Vasco
La discografia di Vasco Rossi non conosce confini. Tocca le corde delle persone sensibili, quelle condannate a soffrire, che sentono e capiscono il mondo in modo acuto e vivono ogni esperienza in maniera amplificata, portandosi dentro turbamenti che altri non colgono.
Delle persone ironiche, che sanno ridere delle proprie miserie, debolezze, fissazioni, prendendo gli errori commessi ed elevandoli a insegnamenti… da cui spesso non imparano.
Delle persone ribelli, che non si accontentano mai (o quasi), a cui certe situazioni stanno strette e non riescono a conformarsi a ciò che va fatto.
Delle persone fragili, che non dimenticano e sentono ancora bruciare le vecchie ferite in una moltitudine di emozioni che sfugge a chi le circonda.
Delle persone insicure, che cercano la perfezione e aspirano all’eccellenza, dannandosi prima di essere soddisfatte di sé.
Delle persone razionali, che non credono a bugie rassicuranti ma affrontano la crudezza della realtà senza raccontarsi favole.
Delle persone intelligenti, che accettano l’insensatezza dell’esistenza consapevoli che tutto è frutto del caso.
Delle persone profonde, che dentro sono infinite e vivono intensamente ogni situazione.
Delle persone coraggiose, che sanno che per continuare a vivere bisogna cambiare, nonostante sia una delle cose più difficili da mettere in pratica.
Delle persone temprate dalle esperienze più forti, che non cercano scuse e vanno incontro a ciò che le aspetta.
Delle persone nostalgiche, che sentono la mancanza di un periodo che non tornerà più.
Delle persone introverse, sempre alla ricerca di spazi per isolarsi e restare sole con sé stesse.
Delle persone comunicative, che condividono con gli altri momenti di felicità e periodi di sconforto.
Delle persone sfacciate, che non le mandano a dire e giocano sulle provocazioni.
Delle persone colte, che non importa quanto sono istruite, ma coltivano ciò che a loro interessa.
Delle persone curiose, che non vogliono restare ferme e non smettono di imparare.
Delle persone che vanno via senza dire niente a nessuno… tanto poi tornano.
Al VR del rock, per il suo sessantanovesimo compleanno, auguriamo di far pace con il suo giorno e la sua notte. Ma non del tutto. Per non rischiare di diventare banalmente equilibrato.
Ecco perché. Questi sono i motivi per cui Vasco Rossi è Un senso. Più sensi. È tutti, anche quelli che non lo sentono.