Nell’ormai lontano 2016 Royal Enfield ha deciso di dar vita a quella che è diventata una delle moto più apprezzate del marchio, la Himalayan. Una adventure essenziale, senza fronzoli, dal design vintage e con una spiccata propensione al viaggio. Nella nostra prova l’abbiamo definita come una piccola maxi enduro alla portata di tutti, oltre che una delle poche moto in grado di arrampicarsi sulle mulattiere dell’Himalaya senza troppi problemi. Tenendo fede agli stessi principi ispiratori della prima adventure Royal Enfield, l’ex marchio inglese ha deciso di proporre una scrambler. Gli elementi chiave? Essenzialità, facilità di guida, prezzo concorrenziale e ovviamente quel tocco vintage che tanto piace ai cultori del brand. Ecco come è fatta la nuova Royal Enfield Scram 411.
Design
Squadra che vince non si cambia. Ecco perché il design della Royal Enfield Scram 411 è pressoché identico a quello della Himalayan da cui discende. Sulla nuova arrivata le differenze stilistiche interessano la zona anteriore, che vede l’abbandono della torretta dotata di cupolino in favore di un semplice faro tondo che fa anche da supporto alla strumentazione, proprio come avviene sulla Classic 350, pur con forme differenti. Rispetto alla Himalayan cambia la strumentazione, che sulla Scram 411 è stata semplificata per ridurre gli ingombri. Niente bussola e contagiri, abbiamo solamente uno strumento circolare che funge da contachilometri e che integra un display LCD che fornisce varie informazioni, come il livello di carburante (15 litri di capacità). Ovviamente non manca la possibilità di installare il navigatore turn by turn sviluppato in collaborazione con Google.
Motore
Probabilmente quando gli ingegneri di Royal Enfield hanno iniziato a sviluppare il progetto Scram 411 si sono guardati negli occhi e hanno pensato: “Perché progettare un nuovo motore quando abbiamo in casa il mono della Himalayan, che in quanto ad affidabilità non sembra essere secondo a nessuno e nella remota possibilità che si rompa può essere sistemato con due attrezzi di numero?” In effetti, al netto dell’ingombrante bicilindrico da 650 cc, il monocilindrico da 411 cc è il motore più prestazionale, evoluto ed economico nei costi di gestione di cui Royal Enfield dispone. Per chi non ricordasse di cosa stiamo parlando facciamo un breve ripasso. La potenza massima erogata è di 24,3 CV a 6.500 giri/min, mentre il picco di coppia, che è pari a 32 Nm, arriva a 4.250 giri/min. Il cambio è a 5 marce e il raffreddamento è ovviamente ad aria.
Ciclistica
La ciclistica è il comparto in cui la Royal Enfield Scram 411 si differenzia di più dalla Himlayan. Sparisce la ruota anteriore da 21″ e al suo posto ne arriva una da 19″. Così facendo la Himalayan resta la fuoristradista della gamma, mentre la nuova arrivata ha il compito di avvicinare i motociclisti a cui piace l’off road, ma che allo stesso tempo non vogliono rinunciare all’agilità che solo un 19″ sa regalare. Cambia l’escursione della forcella da 41 mm di diametro, che da 200 mm si riduce a 190 mm; il monoammortizzatore continua invece ad assicurare un’escursione della ruota di 180 mm. Combinando la ruota dal diametro inferiore con la ridotta escursione della forcella si ottiene un’altezza sella di 795 mm, 5 mm in meno di quella della adventure.
A completare la ciclistica pensano il telaio a doppia culla sviluppato in collaborazione con Harris Performance, l’impianto frenante e gli pneumatici. Il primo è lo stesso della Himalayan e fa affidamento su un disco anteriore da 300 mm e un disco posteriore da 240 mm con ABS a due canali. Gli pneumatici misurano 120/90 dietro e 100/90 davanti. Quest’ultimo è leggermente più largo rispetto a quello impiegato sull’Himalayan, per via della ruota da 19″.
Leggi anche: Prova Royal Enfield Himalayan
Colorazioni e disponibilità
La nuova Royal Enfield Scram 411 sarà disponibile nei concessionari ufficiali a partire da maggio 2022 nelle colorazioni White Flame, Silver Spirit, Graphite Red, Graphite Blue e per finire Graphite Yellow. Il prezzo non è ancora stato definito, ma possiamo ipotizzare che sarà leggermente inferiore a quello della Himalayan, che ricordiamo essere di 5.200/5.300 euro a seconda delle colorazioni.