fbpx

MV Agusta gamma RC, il confine della sportività

La gamma RC (Reparto Corse) spicca per dotazione e aspetto. F3 RC e Dragster RC possono contare anche sul kit racing. I prezzi? Dai 25.000 euro della Turismo Veloce RC ai 27.800 della F3 RC.

In ogni parte del mondo il nome MV Agusta fa luccicare gli occhi. Anche oggi, nonostante il rilancio più volte annunciato non si sia ancora del tutto realizzato. La determinazione della proprietà a raggiungere gli obiettivi sembra però incrollabile, come la volontà di arricchire la gamma. Per ora, comunque, a dare un contributo importante alle vendite sono soprattutto le serie speciali, combinazioni ben studiate dal punto di vista della grafica, della componentistica e del design.

La gamma RC occupa da tempo un posto di primo piano tra le proposte MV: si sviluppa intorno alla F3, ed è proprio perché esiste la F3 RC che gli altri modelli sono stati ideati e realizzati. Turismo Veloce RC SCS e Dragster RC SCS respirano lo spirito racing della sportiva, per quanto le soluzioni tecniche siano ovviamente diverse, meno improntate alle competizioni. Tutta la gamma F3 nel frattempo viene aggiornata anno dopo anno in funzione del regolamento del Mondiale Supersport, in modo che nel contesto agonistico la moto sia il più competitiva possibile, nei limiti concessi dal regolamento. Diamo un’occhiata ai prezzi: F3 RC (con racing kit) a 27.800 euro, Dragster RC SCS (con kit) a 25.600 euro, Turismo Veloce RC SCS a 25.000.

F3 RC

La tre cilindri più sportiva della produzione MV Agusta vanta innanzitutto le sospensioni a basso attrito, come si evince ad esempio dal trattamento TiN sugli steli della forcella. La piastra di sterzo superiore è ricavata dal pieno, a differenza della F3 RR che monta un elemento forgiato. Cambia il valore di flessibilità, che sulla RC è minore, in modo da ottenere una specifica risposta dell’avantreno specialmente alla massima inclinazione; in torsione, viceversa, il valore ottenuto con la piastra ricavata dal pieno è dell’8% superiore rispetto alla versione forgiata. Per la prima volta una moto MV Agusta monta uno scarico Akrapovic: pesa ben 7 kg in meno di quello standard perché è realizzato interamente in titanio, fatta eccezione per la parte finale in fibra di carbonio. Omologato per la circolazione stradale – caratteristica degna di nota e piuttosto rara – è stato sviluppato in compartecipazione tra le due aziende e porta la potenza da 147 a 155 cavalli.

La configurazione aerodinamica è la stessa della F3 RR, con alette integrate nella carenatura e in grado di garantire 8 kg di deportanza sull’avantreno a velocità superiori a 170 km/h. L’estrazione del calore è più efficiente che in passato: le nuove forme generano infatti un’area di bassa pressione nella zona centrale e in tal modo evacuano l’aria più rapidamente. Il parafango anteriore è stato ridisegnato per indirizzare un adeguato flusso d’aria verso le alette della carenatura, massimizzando quindi l’effetto deportante prima citato. Il motore è stato aggiornato per il 2022 con il principale obiettivo di ridurre gli attriti, a beneficio dei consumi e più in generale dell’efficienza. Per scelta aziendale MV Agusta non contempla la riduzione di potenza e di coppia quando si impongono adeguamenti della normativa anti-inquinamento. La combustione necessariamente più “magra” è indispensabile per ridurre le emissioni ma ciò che si perde a causa della miscela aria-benzina rivista va recuperato in qualche modo, e in questo caso ciò avviene grazie alla riduzione degli attriti generali.

Il nuovo quick-shifter con celle di carico, collegato alla centralina elettronica Eldor, viene presentato da MV Agusta come il migliore sul mercato. La disponibilità di controlli elettronici è nel complesso molto estesa, nonché basata sulla filosofia del marchio di non limitare il divertimento alla guida: ad esempio per l’impennata l’idea è di mettere a disposizione un controllo che permetta il sollevamento della ruota anteriore senza mettere in pericolo il pilota. Peculiare la regolazione del rear lift control, volto a limitare il sollevamento della ruota posteriore: in caso di frenata l’avantreno viene caricato al 100% in modo da ottenere la decelerazione massima, poi il retrotreno viene abbassato per permettere di sfruttare la migliore direzionalità della moto.

Dragster RC

Dragster RC e Turismo Veloce RC nascono dalla richiesta dei clienti di avere modelli distintivi, ispirati alla spirito racing. Sulla Dragster il gruppo ottico anteriore Full LED dispone della funzione cornering, molto rara in questo segmento e che raramente viene comunicata, nonostante si tratti di una peculiarità parecchio costosa per le aziende. Rispetto alla Dragster standard i cerchi sono forgiati e non a raggi, in modo da ottenere maggior rigidità. Strizzano l’occhio alla pista gli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa, che dalla loro vantano un aspetto decisamente racing, grazie a un disegno semi-slick. Il kit, compreso nel prezzo e racchiuso in una bellissima confezione completata dal certificato di autenticità, contiene sia il coperchio frizione trasparente sia un aggressivo scarico SC-Project non omologato, che porta la potenza da 140 a 147 cavalli e, come vedremo, ha un rumore esaltante.

Turismo Veloce RC

Questa moto, a dispetto di alcuni equivoci nel posizionamento iniziale, non è una adventure bensì una sportiva stradale. Si propone come moto comoda, adatta all’uso quotidiano e fatta per viaggiare offrendo facilità di guida, immediatezza e comfort. In MV amano definirla “Supersport per tutti i giorni”. La piattaforma Turismo Veloce è stata rinnovata per il 2022, la sella è stata abbassata di 27 mm e resa ancora più comoda grazie a una schiuma diversa. La spaziatura dei rapporti del cambio è stata modificata per ridurre il numero di giri e di conseguenza le vibrazioni. Il risultato è una moto più comoda non solo in termini di ergonomia ma in generale nell’uso quotidiano. Non poteva mancare il freno di stazionamento, necessario perché altrimenti in salita o in discesa la moto, dotata di serie del sistema SCS, si muoverebbe: l’inserimento avviene con pedale dedicato posto accanto a quello del freno posteriore. Le valigie laterali da 37 litri di capacità ciascuna permettono di alloggiare un casco integrale e hanno la particolarità di inserirsi sotto il codino, appositamente progettato, riducendo così la larghezza della moto entro il limite del manubrio, a tutto vantaggio della sicurezza e della guidabilità nel traffico. L’erogazione del motore è stata oggetto di ulteriori affinamenti: il 93% della coppia massima è già disponibile a 3.000 giri/min, a fronte di prestazioni senza dubbio brillanti, come si evince dal dato di accelerazione (0-100 km/h in 3″75). Le sospensioni semi-attive dispongono della regolazione manuale del precarico.

Continua a leggere: vai alla prova su strada 

Scopri gli articoli speciali

Articoli correlati
BMW F 900 R e F 900 XR 2025: ritocchi sportivi
KTM 790 Adventure, il 2025 è arrivato
Prova Honda NT1100, la Touring che diverte