Per questa volta, lo diciamo subito, è inutile parlare di prezzo e di listino. In fondo i 249 esemplari previsti della Aston Martin V12 Vantage Roadster sono già tutti prenotati. Il sold out c’è stato addirittura prima della presentazione ufficiale. L’unveiling è avvenuto negli scorsi giorni in quel di Pebble Beach, dalle parti di Monterey, vera e propria capitale agostana dell’auto.
È tutta sua sorella
Ma cosa ha convinto così tanti appassionati a comprare praticamente a scatola chiusa la nuova Aston Martin V12 Vantage Roadster? In primis la scontata parentela con l’apprezzatissima versione coupé. Dalla sorella con il tetto in metallo la V12 Vantage Roadster eredita infatti per esempio il paraurti, la mascherina più ampia del solito e i parafanghi wide in carbonio. Manca all’appello l’alettone fisso posteriore, che qui può essere montato a richiesta. L’elenco continua poi con le carreggiate allargate di 40 mm rispetto alla Vantage V8 e i cerchi in lega da 21″ gommati Michelin Pilot 4S per arrivare al vero e proprio pezzo forte, ovvero al motore, il più potente mai montato dalla gamma stradale Vantage.
Un cuore generoso
Sotto il cofano della V12 Vantage Roadster, con la tipica apertura a ferro di cavallo, c’è l’ultima evoluzione del celebre dodici cilindri 5.2 biturbo. Il motore anteriore centrale è abbinato a un cambio automatico ZF a otto marce e a un differenziale posteriore autobloccante meccanico. In questa versione il V12 britannico vanta una potenza massima di 700 CV e oltre 750 Nm di coppia. Simili valori permettono alla Aston Martin V12 Vantage Roadster di scattare da 0 a 60 miglia orarie in 3,5 secondi e di toccare i 322 km/h.
A dieta
Scorrendo la scheda tecnica merita una passata con l’evidenziatore anche l’impianto frenante. Questo sfrutta dischi carboceramici anteriori da 410 mm e posteriori da 360 mm, lavorati rispettivamente da pinze a sei e a quattro pistoncini. La loro presenza consente un risparmio di 23 kg rispetto a dischi in acciaio. I clienti più attenti al contenimento della massa hanno potuto scegliere anche cerchi speciali forgiati e sedili con struttura in carbonio e regolazione manuale. Il tutto senza contare le ulteriori e quasi infinite possibilità di personalizzazione concesse dal programma Q by Aston Martin, che ha appena celebrato i suoi 10 anni di esistenza con la DBR22.