“Con la nuova 33 Stradale abbiamo voluto creare qualcosa che fosse all’altezza del nostro passato, di cui gli Alfisti potessero essere orgogliosi.”. È così che Jean-Philippe Imparato, CEO di Alfa Romeo,ha voluto introdurre la nuova Alfa Romeo 33 Stradale, una fuoriserie few-off, che rivisita in chiave moderna l’omonima coupé del 1967 che rappresenta una delle auto più amate e iconiche della storia del Biscione. La sua erede sarà ora costruita dalla Carrozzeria Touring Superleggera in soli 33 esemplari, tutti già venduti a scatola chiusa. I loro clienti potranno personalizzarli con l’aiuto di un atelier creato ad hoc dalla Casa e chiamato Bottega, sempre però nel rigoroso rispetto della tradizione del modello e dei valori del brand.
L’antenata come fonte d’ispirazione
L’Alfa Romeo ha creato la nuova 33 Stradale – che anticipa anche soluzioni di design delle novità di domani – avendo ben in testa la progenitrice. Mantiene per esempio gli stessi rapporti passo/lunghezza e diametro ruote/altezza massima dell’antenata disegnata a suo tempo da Franco Scaglione. Oggi come allora, il muso filante si contrappone alla coda massiccia. Il frontale disegna una V che prende origine al centro dal classico scudetto mentre ai lati ci sono fari elaborati, con il bordo esterno di forma ellittica. Lungo la fiancata sono invece protagoniste le ampie prese d’aria e le porte. Queste si aprono sollevandosi in obliquo e integrano finestrini che si estendono fino a occupare parte del tetto. A proposito apertura, spettacolare è anche quella dei cofanghi, che integrano cofano e parafanghi. Anche il lato B offre una vista molto accattivante, lasciando in vista alcuni componenti tecnici. Pur in assenza appendici aerodinamiche attive il Cx è di 0,375.
Senza fronzoli
L’interno mostra una cura maniacale per i dettagli. Tutto è studiato per garantire al pilota emozione e il massimo coinvolgimento nella guida. La strumentazione ha una cornice a binocolo, un classico Alfa. I tasti fisici sono suddivisi in due consolle, una in posizione bassa e centrale e una nella parte anteriore del padiglione. Parlando di allestimenti, la 33 Stradale viene proposta in due versioni, Tributo e Alfa Corse. La prima fa ampio ricorso all’alluminio per le finiture interne, mentre la seconda ha come filo conduttore il carbonio. I rivestimenti sfruttano Alcantara e pelle per creare un ambiente raffinato e corsaiolo al tempo stesso.
Ci pensa Bottas
Cugina della Maserati MC20, a livello strutturale questa Alfa ha un telaio ad H in lega di alluminio che fa gioco di squadra con una monoscocca in carbonio. Gli stessi materiali sono utilizzati pure per il tetto. Le sospensioni sono a doppio braccio e i loro movimenti sono controllati da ammortizzatori attivi. All’avantreno c’è anche un sistema per sollevare il muso di circa 5 cm in modo da affrontare senza rischio di fare danni gradini o dislivelli. La taratura definitiva sarà messa a punto sulla pista di Balocco da un collaudatore d’eccezione, ovvero dal pilota di Formula 1 Valtteri Bottas. L’impianto frenante Brembo è di tipo brake-by-wire e sfrutta dischi carboceramici ventilati abbinati a pinze monoblocco, anteriori a sei pistoncini e posteriori a quattro.
V6 biturbo o elettrica
La 33 Stradale può essere equipaggiata con un motore tre litri V6 biturbo da oltre 620 CV abbinato a un cambio DCT a otto rapporti, alla trazione posteriore e a un differenziale elettronico a slittamento limitato. Le prestazioni dichiarate soddisfano anche i palati più esigenti: la velocità massima è di 333 km/h e il tempo impiegato per scattare da a 0 a 100 è inferiore ai tre secondi, grazie all’aiuto del launch control. Due le modalità di guida previste: Strada e Pista, con la seconda che rende il sound più gasante, lasciando sempre aperte le valvole dello scarico. Questa funzione irrigidisce inoltre gli ammortizzatori e consente a chi sa il fatto suo di disattivare il controllo della stabilità. A completare l’offerta ci sarà anche una versione elettrica, accreditata di oltre 750 CV e di un’autonomia nell’ordine dei 450 km.