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Auto usate: 10 controlli per scegliere bene

Volete comprare un'auto usata al prezzo giusto ma non sapete cosa guardare? Ecco 10 i consigli fondamentali per scegliere bene senza andare incontro a brutte sorprese.

Le statistiche parlano chiaro: sempre più automobilisti puntano sulle auto usate al momento di cambiare macchina. L’aumento dei prezzi del nuovo e i tempi biblici per le consegne spingono infatti tanti a orientarsi su una macchina di seconda mano. Il tutto senza contare il fatto che scegliendo un esemplare d’occasione ci si può permettere magari anche qualcosa di carino e sfizioso senza doversi svenare. Se avete cliccato su questo articolo, è facile però che abbiate già le idee piuttosto chiare in questo senso. Andiamo quindi al sodo e vediamo quali controlli fare prima dell’acquisto di un’auto usata per scongiurare il rischio di brutte sorprese.

1 – La prima impressione conta

Anche se non siete grandi esperti, potete capire al volo se avete davanti un’occasione da cogliere al volo o una mezza fregatura. Su qualche graffietto e sui normali segni d’usura si può chiudere un occhio: si tratta pur sempre di auto usate. L’importante è tenere l’altro ben aperto sul fatto che la carrozzeria sia riverniciata in maniera approssimativa o allineata male. Sono chiari segnali d’allarme, che possono indicare che l’auto ha avuto incidenti. Plastiche scolorite e fari ingialliti o con condensa al loro interno sono invece indice di una lunga esposizione agli agenti atmosferici, che non giova mai alla buona conservazione dell’auto.

2 – La quadratura del cerchio

Nel giro perlustrativo attorno all’auto fate cadere lo sguardo su cerchi e pneumatici. I primi non devono essersi danneggiati troppo a causa di incontri ravvicinati con buche e marciapiedi, mentre i secondi devono presentare fianchi integri e battistrada sufficiente. Un’usura irregolare può far supporre che l’auto abbia viaggiato spesso con le gomme sgonfie, che sia stata guidata in modo aggressivo o – peggio ancora  – che l’assetto non sia regolato correttamente. Attenzione anche alla data di produzione degli pneumatici, indicata sul fianco con un numero quattro cifre (le prime due specificano la settimana di produzione, le altre due l’anno): se sono troppo vecchi vanno sostituiti e si può far pesare la cosa nella trattativa.

3 – Tutto liscio come l’olio?

Un’occhiata va data anche sotto il cofano. Trovare la meccanica tirata a lucido come l’argenteria di famiglia può essere indice di grande scrupolosità, come anche della voglia di coprire qualche problema. Sicuramente è più semplice da “interpretare” un vano motore vissuto, perché dà modo di vedere se ci siano perdite o trasudamenti sospetti. L’eventuale sostituzione della cinghia di distribuzione è di solito annotata in bella vista dai meccanici e si può cercare traccia della scritta relativa per fare gli opportuni controlli. Già che si è in zona, vale la pena controllare – a caldo – il livello e l’aspetto dell’olio, verificando anche che il tagliando messo in occasione dell’ultimo cambio non riporti un chilometraggio più alto di quello indicato nel contachilometri. A volte i truffatori delle auto usate (ma il discorso vale in tutti i campi…) vengono smascherati proprio dai piccoli dettagli.

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4 – Bella anche dentro

L’abitacolo può dire molto sulle reali condizioni della macchina e sulla cura con cui è stata tenuta dal suo proprietario: ordine e pulizia parlano chiaro in questo senso. Al di là dello scontato esame del rivestimento dei sedili e della loro imbottitura, l’usura del volante, del pomello del cambio e della pedaliera devono essere coerenti con il chilometraggio dichiarato. Plastiche appiccicose, maniglie scrostate e il cielo cadente sono altri indizi da valutare con cura.

5 – Poche storie, se c’è una storia

Una manutenzione regolare, meglio se documentata dall’apposito libretto, è uno dei migliori biglietti da visita che possa vantare un’auto. La sequenza dei tagliandi prestabiliti è un infatti un motivo di grande tranquillità per l’acquirente, in certi casi ancor più di un basso chilometraggio. Una vettura che abbia sempre circolato nel corso del tempo e sia stata sottoposta a check-up periodici è probabile che dia meno problemi di una rimasta a lungo ferma e inattiva.

6 – Fidarsi è bene, ma…

A proposito di documentazione, comprando l’auto da un privato sarebbe opportuno fare una visura all’ACI o al PRA. In questo modo ci si può sincerare che la vettura non sia sottoposta a fermo amministrativo e che su di essa non gravi alcuna ipoteca. Le agenzie di pratiche automobilistiche e gli uffici che si occupano dei passaggi di proprietà non sono infatti tenuti a verificare se esistano o meno tali vincoli al momento della trascrizione. Qualora ci si ritrovasse intestatari di un mezzo gravato da un tale vincolo, sarebbe necessario pagare la cifra dovuta al creditore prima di mettersi sereni al volante. L’alternativa è portare in tribunale il venditore che ha nascosto i suoi debiti, con le lungaggini burocratiche che è facile immaginare.

7 – Accessori sì, ma solo quelli giusti

Le auto usate meglio equipaggiate sono spesso più appetibili. Occorre però fare un distinguo tra gli optional di fabbrica, gli accessori originali e quelli aftermarket. Se i primi e i secondi sono sempre un valore aggiunto, gli ultimi posso essere un problema se introducono modifiche che vanno il contro il Codice della Strada. Cerchi oversize, scarichi sportivi e fanaleria in stile luminarie natalizie sono forse apprezzati dai patiti del tuning ma meno dalle Forze dell’Ordine. Rispettare le misure annotate sul libretto e avere componenti marchiati CE è una regola che non ammette molte deroghe.

8 – Provatela su strada

Prima dell’acquisto è preferibile fare un giro di prova. È infatti questo il modo migliore per capire se l’auto scelta sia quella giusta per voi e quali siano le sue reali condizioni. Non tutti i venditori concedono questa opportunità ma nella peggiore delle ipotesi ci si può accontentare anche di un’uscita da passeggeri. Una volta su strada sono tante lo cose cui prestare attenzione. Il motore e la trasmissione devono fare bene il loro lavoro, senza incertezze e rumori sinistri. La macchina deve procedere dritta senza richiedere particolari correzioni, frenando in maniera omogenea e ben bilanciata. L’occasione del test va sfruttata anche per saggiare l’efficienza dei comandi elettrici e della strumentazione.

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9 – Segnali di fumo

Se non si ha modo di andare su strada con la macchina, si può comunque chiedere che venga acceso il motore. Si possono così valutare la prontezza di avviamento, la regolarità al minimo e la silenziosità. Si può anche controllare che non esca strano fumo dallo scarico, che deve preoccupare soprattutto se ha una tonalità bluastra. Volendo si può provare a capire pure quale sia lo stato di salute degli ammortizzatori, un’operazione superflua per le macchine recenti poco chilometrate e complicata dalla mole nel caso dei Suv più stazzati. Per capire se gli ammortizzatori siano ancora efficienti si deve infatti cercare di fare pressione sul parafango anteriore o scuotere la carrozzeria, facendo caso al modo in cui la vettura si rimette nelle condizioni di partenza. Un ritorno troppo rapido e scuotimenti sono indice del fatto che gli ammortizzatori siano ormai alla frutta.

10 – Privato o rivenditore, ma non solo

Ultimo ma non meno importante, resta da capire se sia meglio comprare un’auto usata da un privato o da un concessionario.  Entrambe le soluzioni che offrono vantaggi e svantaggi. Nel primo caso si ha infatti modo di trovarsi faccia a faccia con il venditore e di farsi un’idea sull’impiego che ha davvero fatto del mezzo. Inoltre da un privato si può strappare spesso anche un prezzo più vantaggioso, rinunciando però a godere della garanzia che un rivenditore deve dare. Un’officina ha per contro una maggior capacità di mascherare difetti e problemi di un’auto. Tuttavia, con la possibilità che c’è oggi di vendere le macchine più malconce all’estero, è difficile che un professionista si giochi la faccia refilando un bidone a un cliente. In chiusura si può ricordare come esista anche una terza via, rappresentata dai siti di vendita diretta online. Scegliendo l’auto da internet, però, i consigli qui sopra servono a poco…

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