In mezzo a tanti costruttori cinesi di auto elettriche, sta per entrare sulla scena automotive anche un nuovo marchio italiano che proporrà una sportiva analogica “vecchia maniera”. Si tratta della Automobili Mignatta, un atelier artigianale con base a Valfrenera d’Asti, in PIemonte, che il prossimo 8 maggio svelerà la Rina. Questo è il nome di una barchetta ispirata ai bolidi degli anni Sessanta, della quale sono state diffuse alcune immagini teaser e le prime informazioni. La macchina sarà costruita in tiratura limitata al ritmo di 30 unità all’anno. Il prezzo è ancora un mistero.
Alla scoperta della Rina
La Automobili Mignatta Rina nascerà attorno a una struttura monoscocca in fibra di carbonio, lo stesso materiale in cui saranno realizzati i pannelli della carrozzeria. Artefice della linea è Davide Dessi, che è anche professore alla Scuola Politecnica di Design. Le proporzioni classiche prevedono una coda sfuggente e un lungo cofano, sotto il quale sarà montato in posizione anteriore centrale un motore V8 aspirato. Questo sarà abbinato a un cambio manuale transaxle a sei marce, che darà poi forza motrice alle ruote posteriori attraverso un differenziale autobloccante. Stando alle prime indiscrezioni, la vettura vanta un peso a secco ridotto, nell’ordine dei 1.000 kg, e una rigidezza torsionale elevatissima. Qualche informazione trapela anche riguardo l’abitacolo, con le sedute di del pilota e del passeggero ricavate direttamente nella monoscocca di carbonio, un po’ come accadeva sulla KTM X-Bow. I progettisti non hanno previsto infotainment o autoradio: a dare la giusta colonna sonora sarà il rombo del V8.