Il bluff è un atteggiamento che nasce nell’ambito del poker ma si può applicare bene anche a tanti aspetti della vita quotidiana. Da molti considerato una forma d’arte, il bluff è una strategia utilizzata per ingannare il nostro avversario. Nel poker, ad esempio, il bluff è molto usato per persuadere chi si ha di fronte al tavolo verde a credere che il giocatore ha in mano un punto molto alto quando, di fatto, le combinazioni di carte non sono tra le più fortunate. Forse non si tende a farci molto caso, ma anche dietro al volante il bluff è una manovra strategica ampiamente usata. Nei circuiti di auto e moto da corsa, infatti, ai piloti viene richiesto di mettere in pratica una tattica strategica combinata a una velocità di esecuzione. Non solo, è fondamentale anche riuscire a prevedere e ad anticipare le azioni della controparte, così come reagire prontamente a ogni evenienza. Questo parallelismo dimostra una delle varie applicazioni del bluff non solo intorno a un tavolo verde, per svago e divertimento, ma anche quando si è a borso di una quattro o due ruote.
Il bluff nel poker e nella guida
Cosa rende un bluff una tattica vincente? Oltre ad applicare le regole del poker all’abilità nella guida, uno degli elementi più importanti quando si decide di ricorrere al bluff è saper leggere e interpretare anche il più piccolo segnale o dettaglio. Nel poker c’è pochissima (se non nulla) interazione tra gli avversari. Dunque, ciò a cui bisogna prestare attenzione sono i movimenti, il linguaggio del corpo, un leggero fremito che cambia l’espressione nel volto, anche se in modo quasi impercettibile. Tra i cordoli, invece, prima di ricorrere al bluff è necessario anticipare le intenzioni degli altri piloti. In realtà il discorso si estende bene anche su strada, specialmente sulle affollate strade metropolitane. È importante infatti saper prevedere le intenzioni degli altri guidatori: quante volte è capitato che ci venisse tagliata la strada? Quante altre, invece, la vettura che procedeva davanti ha improvvisamente inchiodato? Che sia l’esitazione a un incrocio, l’insicurezza alla guida, la distrazione o una manifesta “spavalderia” su strada, saper anticipare le decisioni dei guidatori è un elemento indispensabile da considerate che spesso scongiura anche gli incidenti.
Comprendendo quindi come funziona il bluff, si è portati a prendere le decisioni in maniera più veloce e tempestiva, oltre al fatto di migliorare le proprie capacità decisionali e affrontare situazioni complesse con sicurezza. Nel gioco del poker, il bluff implica il dimostrarsi fiduciosi della propria mano per ingannare gli avversari e spingerli a fare la mossa sbagliata. Lo stesso principio è applicabile su strada, dove i conducenti devono al tempo stesso sia affermare la loro posizione sia trasmettere fiducia al prossimo.
Dal tavolo da poker alla strada, come applicare le strategie
Una volta apprese le lezioni al tavolo da poker, queste si possono applicare anche in altri ambiti della vita quotidiana, come gli spostamenti in auto casa-lavoro. Come? Padroneggiando l’arte del bluff si diventerà automaticamente più perspicaci nel leggere le situazioni e, di conseguenza, presedere la decisione più corretta. Poker e guida non hanno in comune solo il bluff: la gestione del rischio è fondamentale in entrambi i casi, anche se in maniera diversa. Nel poker, ad esempio, i giocatori devono valutare tutti i rischi associati a una mossa. Su una bilancia immaginaria infatti vanno soppesate le potenziali ricompense rispetto alle perdite in caso di fallimento.
Nella guida, invece, vanno valutati costantemente i rischi di una determinata azione sulla strada o di una manovra particolarmente audace, a cui si aggiungono tanti fattori, quali traffico, condizioni meteorologiche, struttura del manto stradale e tipologia di strada soprattutto per la guida invernale. Sia nel poker che alla guida, si devono mettere in conto l’elemento dell’incertezza, sempre presente, e la possibilità di insuccesso che essa porta con sé. Nel poker la casualità, nonostante la bravura del giocatore, va accettata come qualcosa di intrinseco nel gioco stesso. Al volante, bisogna allo stesso tempo accettare l’imprevedibilità della strada e di chi la popola. Per questo è molto importante saper leggere le azioni e le intenzioni altrui: è solo in questo modo che sia nel poker sia al volante, si può cercare di limitare le conseguenze rispetto a un elevato tasso di incertezza.
Imparare dal circuito e ottenere vantaggi al tavolo verde
Nelle corse automobilistiche, il successo non è solo una questione di velocità, ma anche di strategia. I piloti devono valutare l’ambiente circostante, anticipare potenziali pericoli e prendere tempestivamente decisioni per ottenere un vantaggio rispetto agli altri concorrenti. Anche nel poker i giocatori possono adottare una mentalità “racing”, impiegando manovre strategiche ispirate al mondo delle gare automobilistiche. Nel linguaggio delle corse automobilistiche, prendere la scia significa seguire da vicino un altro veicolo per ridurre la resistenza al vento, aumentando la propria velocità e, in alcuni casi, anche risparmiare carburante. Allo stesso modo, nel poker, i giocatori possono utilizzare una forma di “scia” osservando da vicino i loro avversari. Imitando i loro comportamenti si possono ottenere informazioni sulle strategie e migliorare le proprie prestazioni intorno al tavolo verde.
Insomma, i parallelismi tra il bluff nel poker e il volante sono tanti e tutti utili per comprendere al meglio la psicologia che sta dietro. Applicando le lezioni imparate nei vari contesti, le persone possono ritrovarsi a fronteggiare con successo delle situazioni complesse nella vita quotidiana.