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Le Mans, Bosch testa l’idrogeno per il futuro delle competizioni

In occasione della 24 Ore di Le Mans, Bosch ha svelato una tecnologia di stoccaggio dell’idrogeno per il motorsport a zero emissioni

L’edizione 2025 della 24 Ore di Le Mans è ormai storia, con il trionfo Ferrari per il terzo anno consecutivo. Ad aggiudicarsi la 93ª edizione è stata la 499P numero 83 di AF Corse con alla guida Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson. Ma Le Mans è stata anche l’occasione per guardare al futuro e alla sostenibilità energetica delle competizioni. In quest’ottica Bosch Motorsport, ha svelato una tecnologia per l’impiego dell’idrogeno liquido nella auto da corsa. In particolare attraverso una nuova unità di controllo per lo stoccaggio di idrogeno liquido, chiamata L-HSCU (Liquid Hydrogen Storage Control Unit), capace di garantire una gestione sicura di questo combustibile nei veicoli. Il nuovo sistema Bosch L-HSCU è stato utilizzato nel prototipo a idrogeno H24EVO, a dimostrazione dello stato avanzato di sviluppo.

Bosch testa l'idrogeno a Le Mans

Idrogeno liquido, perché è una sfida complessa

Il cuore del sistema Bosch è un sistema innovativo per la gestione e lo stoccaggio dell’idrogeno liquido in serbatoi a bassa temperatura, ma il sistema è compatibile anche con idrogeno pressurizzato. L’utilizzo dell’idrogeno liquido è importante per l’elevata densità energetica in rapporto all’ingombro, un aspetto fondamentale in un veicolo da competizione. L’uso dell’idrogeno liquido come combustibile è però una sfida complessa. Per essere utilizzato deve essere mantenuto a temperature estremamente basse – intorno ai -253 °C – e conservato in serbatoi criogenici in grado di operare con pressioni fino a 5 bar.

Bosch testa l'idrogeno a Le Mans

E qui entra in gioco l’unità di controllo L-HSCU sviluppata da Bosch, pensata per monitorare l’intera catena di utilizzo dell’idrogeno: dal rifornimento alla distribuzione nei sistemi di propulsione.

Bosch testa l'idrogeno a Le Mans

Questa centralina è in grado di rilevare in tempo reale parametri critici come temperatura e pressione, attivando automaticamente sistemi di sicurezza in caso di perdite o malfunzionamenti, compresa la ventilazione d’emergenza per la dispersione dei gas.

Bosch L-HSCU, debutto in pista e obiettivi futuri

Quale migliore banco di prova per una nuova tecnologia se non il motorsport endurance e Le Mans? Detto fatto, il sistema Bosch è stato installato nel prototipo H24EVO, dotato di celle a combustibile, l’azienda tedesca è partner ufficiale con H24Project nel programma Mission24H.

Ma non c’è solo il motorsport, si pensa infatti soluzioni scalabili e all’utilizzo dell’idrogeno per le auto di auto sportive ad alte prestazioni per la strada. Bosch Engineering sta infatti lavorando sul modello Ligier JS2 RH2, una sportiva progettata per la strada, che sarà equipaggiata con un sistema di stoccaggio a idrogeno compresso.

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