Carneade! Chi era costui? Alzi la mano chi avrebbe scommesso su C-Elysée, berlina destinata ai mercati emergenti, e una “belva” da 115 cv nella più pepata delle versioni di serie, quale arma Citroen per il WTCC 2014. Miracoli del marketing? In parte, ma non del tutto. La scelta della Casa francese poggia su due valide ragioni tecniche: la maggiore libertà regolamentare che caratterizzerà il prossimo Campionato e le performance aerodinamiche connaturate alla carrozzeria tre volumi.
Nel 2014, infatti, le vetture del mondiale turismo saranno sensibilmente e visibilmente diverse rispetto al 2013, forti di appendici aerodinamiche ampliate oltre a un rapporto massa/potenza più favorevole. Il peso minimo scenderà da 1.150 a 1.100 kg conducente incluso, i cerchi in lega saranno da 18” anziché 17” e la potenza dei quattro cilindri 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina crescerà di circa 50 cv, sfiorando quota 380 cv. In aggiunta, aumenterà la larghezza massima (+100 mm) delle auto, l’alettone monoplano potrà avere uno sviluppo verticale pari a quello del tetto e verrà adottato il fondo piatto. Dulcis in fundo, lo schema delle sospensioni sarà tipo McPherson sia all’avantreno sia al retrotreno.
Citroen C-Elysée WTCC è la prima auto progettata secondo i nuovi regolamenti FIA. Verrà portata in gara dal sovrano della Pikes Peak, nove volte campione del mondo rally Sébastien Loeb. Un serial winner, uno che, quando arriva secondo, è nero come la peste e gradevole come un lecca lecca al pepe. E ogni volta che indossa casco e tuta mira a un unico obiettivo: vincere. C-Elysée avvisata…
Sotto il profilo tecnico, l’arma Citroën per il WTCC adotta il medesimo quattro cilindri 16V di 1.598 cc a iniezione diretta di benzina sovralimentato mediante turbocompressore appannaggio di DS3 WRC, vettura attualmente impegnata nel Mondiale Rally, ma forte di una flangia della turbina meno costrittiva, a tutto vantaggio della potenza massima che si attesta a 380 cv a 6.000 giri/min. La coppia di 40,8 kgm viene trasmessa esclusivamente all’asse anteriore mediante una trasmissione, realizzata dallo specialista Sadev, sequenziale a 6 rapporti abbinata a un classico differenziale autobloccante. L’impianto frenante sfrutta dischi autoventilanti anteriori da 380 mm di diametro e posteriori da 300 mm sui quali agiscono pinze rispettivamente a 4 e 2 pistoncini. Il servosterzo è idraulico. Il peso, da regolamento, si attesta a 1.100 kg… Loeb incluso.