Con ogni probabilità la parola conformismo non esiste proprio nel vocabolario della Citroën. All’ombra del double chevron – peraltro appena rinnovato con il lancio di un nuovo logo – non ne vogliono proprio sapere di adeguarsi alle mode e di inseguire le tendenze. Che sia così da sempre lo hanno dimostrato in passato auto come la Traction Avant, la 2CV e la DS. Oggi quell’eredità è raccolta dalla tascabile Ami e – ci potete scommettere – anche in futuro l’originalità sarà un elemento distintivo del marchio. A dare questo segnale è la Citroën Oli, una concept car che intona una voce fuori dal coro del mondo automitive con linee audaci, soluzioni tecniche innovative e il pallino della leggerezza. Curiosi di sapere dal dove venga il nome Oli? Lo spiega la Casa scrivendo nel comunicato [all-ë] e svelando così il gioco a livello fonetico con la locuzione inglese che ammicca a “tutto elettrico”.
Uno stile unico
Basta uno sguardo per capire come la Citroën Oli abbia uno stile tutto suo. L’elenco dei segni particolari si apre con il parabrezza verticale e prosegue con le porte posteriori che si aprono in senso opposto alla marcia e hanno finestrini dal taglio a dir poco bizzarro. E che dire poi delle ruote piazzate ai quattro angoli del pianale? Volendo, però, si potrebbe andare avanti quasi all’infinito, ripartendo magari dal bagagliaio, nascosto sotto un piano che fa molto pick-up. Per descrivere questo prototipo senza rischiare di sbagliare ci si deve attenere alle misure: 4,20 m di lunghezza, 1,65 m di altezza e 1,90 m di larghezza. Per il resto ci si può vedere un’ auto da famiglia, un veicolo per l’avventura o anche un compagno di lavoro.
Controcorrente
In qualunque modo la si voglia considerare, la Citroën Oli va controcorrente rispetto alle molte proposte ipertrofiche e sovrappeso che popolano la scena automotive. Lei punta invece a ridurre il peso e la complessità, utilizzando materiali riciclati e riciclabili, con l’obiettivo di migliorare aspetti quali longevità, affidabilità e accessibilità. Qualche esempio? I paraurti anteriore e posteriore sono identici, mentre i pannelli del cofano, del tetto e del pianale del bagagliaio sono prodotti in cartone alveolare riciclato. I sedili, dal canto loro, hanno una struttura semplice che utilizza l’80% di componenti in meno rispetto ai sedili tradizionali All’interno la Oli sfrutta poi lo smartphone del conducente per l’infotainment e proiettando le informazioni su tutta la plancia. Un’altra chicca è il pavimento lavabile.
Dona quel che riceve
Il risultato di questo sforzo progettuale sono un peso target di 1.000 kg, un’autonomia di 400 km e un consumo di soli 10 kWh per 100 km. A proposito di energia, è interessante notare come la Citroën Oli sappia interagire con il mondo che la circonda, all’insegna della massima efficienza. Grazie alla logica Vehicle to Grid (V2G), può immagazzinare l’energia in eccesso generata dai pannelli solari di casa per ridistribuirla al momento opportuno ai fornitori di energia, mentre con il sistema Vehicle to Load (V2L) può alimentare qualsiasi dispositivo elettrico esterno da 3.000 W per circa 12 ore.