Nella frenetica corsa verso il futuro che coinvolge il mondo dell’auto, ogni tanto è bello anche che qualcuno si volti indietro e dia un’occhiata al passato. È proprio quello che hanno pensato di fare in Skoda, chiedendosi “cosa succederebbe se il primo modello della Freccia Alata capace di vendere un milione di unità, la Skoda 100, venisse riproposto oggi, nell’attuale linguaggio stilistico Modern Solid?“. Il risultato è la concept car che si vede in queste immagini. Ufficialmente dovrebbe trattarsi di un semplice esercizio di stile. Non ci si deve quindi aspettare che l’auto possa diventare un modello di serie, almeno a breve. Non è però da escludere che alcuni dei sui stilemi possano però tornare nelle Skoda di domani.

Omaggio alla nonna
Prima di procedere, ripercorriamo la storia. Tra il 1969 e il 1977 la Skoda 100 è stata prodotta in 1.079.708 esemplari. Si trattava di una berlina popolare a quattro porte, che ha dato un contributo importante alla motorizzazione di massa nell’Europa dell’Est. L’auto manteneva l’impostazione a motore e trazione posteriori della precedente 1000 MB. Giusto per fare un ripasso veloce, le varie versioni avevano propulsori a quattro cilindri 1.0 e 1.1 con potenze dai 48 ai 63 CV. Tra l caratteristiche più apprezzate c’erano i sedili ripiegabili, che consentivano di ottenere un piano di carico piatto.

Le parole del designer
Martin Paclt, autore materiale del progetto, ha scelto di reinterpretare il modello con un carattere più premium, simile a quello di una limousine. “Mi sono ispirato alle proporzioni della Superb e il concept risultante è risultato leggermente più grande“, dichiara Pacit, aggiungendo: “Volevo lavorare con un’auto che la gente conosceva. La Skoda 100 mi ha conquistato con le sue linee pulite e senza tempo, in forte sintonia con l’attuale orientamento del design Modern Solid“.

È ancora “tutto dietro”
La rivisitazione non è in stile rétro. Dell’originale Skoda 100 restano più che altro proporzioni e carattere, con superfici eleganti e fluide e volumi ampi e ininterrotti. Tra i dettagli che richiamano l’antenata ci sono la striscia luminosa che solca il frontale come la modanatura cromata di antica memoria e i gruppi posteriori a cinque elementi.

Proprio la coda è la parte dal sapore più futuristico, vista l’assenza del lunotto. Sempre sul lato B si notano uno snorkel sul tetto e prese d’aria sui parafanghi posteriori. Inutile però illudersi che questa concept nasconda un motore termico. L’auto mantiene, sì, lo schema “tutto dietro” ma il powertrain è elettrico.
