Sono passati più di due mesi dall’entrata in vigore ufficiale della nuova etichettatura europea degli pneumatici, di cui peraltro si parla ormai da anni, ma gli automobilisti italiani sembrano ancora poco consapevoli di ciò che è cambiato e di come funziona la nuova carta di identità delle gomme.
Poca informazione sull’etichetta europea delle gomme
A mettere il dito nella piaga è un sondaggio di Apollo Vredestein, noto brand costruttore di pneumatici auto, che ha investigato il livello di conoscenza dei guidatori del nostro Paese e messo in luce una generale inconsapevolezza sul tema: più del 70% dei proprietari di auto in Italia non è ancora a conoscenza della modifica del formato delle etichette sulle gomme, introdotta ufficialmente dal 1° maggio scorso, e quindi è poco informato sulle caratteristiche di performance degli pneumatici su efficienza e prestazioni.
Il nuovo sistema voluto dalla Unione Europea mira proprio ad assicurare informazioni più precise e complete ai consumatori che stanno valutando l’acquisto di gomme per le proprie auto; anche per questo motivo e vista la crescita dello shopping digitale, questa speciale “carta di identità” è presente anche sui siti di e-Commerce come Euroimport Pneumatici, a totale disposizione di chi vuole comprare pneumatici online su questo canale.
Che cos’è la nuova etichetta europea degli pneumatici
In accordo alla legge, oggi gli pneumatici devono mostrare ben in evidenza le proprie caratteristiche prestazionali, sintetizzate attraverso uno specchietto sintetico piuttosto intuitivo da comprendere.
Dall’alto verso il basso, l’etichetta riporta le informazioni su:
- QR code, che consente di collegarsi all’apposito database europeo delle gomme per approfondire la ricerca di informazioni sul modello specifico.
- Nome del fornitore – Brand costruttore.
- Codice identificativo dello pneumatico (numero dell’oggetto).
- Caratteristiche dello pneumatico: dimensione, indice di carico, indice di velocità.
- Performance in resistenza al rotolamento.
- Performance in frenata sul bagnato.
- Indice di rumorosità.
- Simbolo del superamento del “test del fiocco di neve” per certificare il livello di aderenza sulla neve.
- Simbolo della trazione su ghiaccio.
Cosa cambia rispetto al passato
L’etichetta non è una novità assoluta, perché un sistema simile era già in uso da diversi anni: tuttavia, l’evoluzione del settore e l’esigenza di semplificare la lettura dei dati hanno spinto l’Ue a questa rivoluzione.
Rispetto alla versione vecchia ormai di circa un decennio, sono state riviste le classi di resistenza al rotolamento e frenata sul bagnato, così come è cambiato il modo di indicare le performance di rumorosità; del tutto nuovi sono il codice QR e i simboli a fondo etichetta.
In particolare, ora le classi di valutazione delle performance sono 5, dalla A (più efficiente) alla E (meno efficiente), mentre con le vecchie regole ce n’erano ben 7; il QR code nell’angolo in alto a destra offre accesso diretto al database dell’Eprel (European Product Registry for Energy Labelling), che permette all’automobilista di leggere la scheda informativa del prodotto completa e di avere maggiori informazioni sui prodotti in vendita.
Per i pittogrammi, gli automobilisti più accorti conoscevano già quello della montagna con fiocco di neve, che da alcuni anni campeggia sui modelli di pneumatici più moderni come garanzia del superamento di rigorosi test omologativi di guida su fondo innevato e in condizioni meteo tipicamente invernali; è invece del tutto nuovo il disegno per l’aderenza sul ghiaccio, che compare per le gomme progettate per climi invernali particolarmente rigidi, con ad esempio presenza di ghiaccio stratificato al suolo, testate con metodi di prova riconosciuti a livello internazionale.