C’era un tempo in cui il mondo dell’automobile viveva di autentico pionierismo. Un tempo in cui la sfida alla velocità era qualcosa a cui era impossibile resistere. Era un tempo in cui anche in FIAT sperimentava, inventava, o semplicemente delirava. Non può che essere nata da un delirio, infatti, la Fiat S276, che come nome di battesimo aveva FIAT 300 HP RECORD, una delle vetture più mostruose di sempre, progettata con un unico scopo: stabilire il record di velocità su terra.Operazione possibile solo esagerando in tutto, soprattutto con il motore. Perché la S276 è praticamente un motore con le ruote. Immenso, ciclopico, il 4 cilindri di Torino era figlio della convinzione che nulla potesse sostituire i centimetri cubi per raggiungere una grande potenza. Fosse stata pensata negli States avremmo detto che rispondeva al motto “bigger is better”, ma la S276 l’hanno progettata a Torino, il che non ha impedito agli ingegneri dell’epoca di realizzare un motore quattro cilindri in linea da ben 28.353 centimetri cubi per una potenza, non meno mostruosa, di 290 cv a 1.900 giri. Il motore era molto moderno per quegli anni, aveva quattro valvole e addirittura tre candele per cilindro, con l’avviamento (altrimenti impossibile) ad aria compressa. Figlia dell’ingegno italiano, la F276 fu protagonista di vari tentativi di record. Il primo già nel 1911 guidata da Pietro Bordino, quando sulla spiaggia (!) di Saltburn la F286 toccò i 200 chilometri orari. Ma il dato più impressionante è quello dell’aprile 1912, quando a Long Island la FIAT 300 HP Record riuscì a percorrere il miglio lanciato all’impressionante velocità di 290 all’ora… Più che altro il problema pensiamo fosse riuscire a tener giù l’acceleratore con un’auto del genere, pesante solo 1.650 kg, con trasmissione a catena e sospensioni a balestre. Infatti chi la guidò ai tempi dichiarò che “prima e seconda sono ok, la terza ti fa sentire pilota, la quarta… richiede il coraggio di 100 uomini!”La F276 fu costruita in due esemplari soltanto. Oggi uno dei due è tornato in vita, dopo oltre 100 anni, grazie alla passione di Duncan Pittway, che ha deciso di riaccendere l’anima della Bestia. Nelle intenzioni di Pittway la FIAT 300 HP Record doveva riprendere vita durante il Festival Of Speed di quest’anno, ma le operazioni di restauro sono state un po’ più lunghe del previsto. Poco male, ora il mostro si è risvegliato. E fa paura.RINASCE LA BESTIA DI TORINO, GUARDA IL VIDEOThe Beast of Turin trailer from stefan marjoram on Vimeo. GUARDA LA F276 MENTRE TENTA IL RECORD A OSTENDA NEL 1912