Ci siamo, la Formula 1 riparte con il Gran Premio di Australia, in programma il prossimo weekend a Melbourne sul tracciato cittadino non permanente dell’Albert Park. Quella al via promette di essere una stagione molto interessante, le novità infatti non mancano. C’è grande attesa per Hamilton in rosso, prima di tutto: il sette volte Campione del Mondo è chiamato a riportare la Ferrari alla vittoria nel Campionato. Ma quella di Lewis non è l’unica novità: dei 10 team di Formula 1 solo due – Aston Martin e McLaren – si presentano sulla griglia di partenza con gli stessi piloti della scorsa stagione. Quest’anno ci sono ben sei giovani piloti che sperano di fare bella figura in Formula 1. Se vogliamo essere precisi, sono tre i rookie al debutto in Formula 1: Andrea Kimi Antonelli, Gabriel Bortoleto e Isack Hadjar, a cui si aggiungono Oliver Bearman, Jack Doohan e Liam Lawson che pur avendo già provato il brivido della Formula 1, sono ancora in… rodaggio.
Andrea Kimi Antonelli, 18 anni, Mercedes
Quello su cui si concentrano le maggiori pressioni è Andrea Kimi Antonelli, a soli 18 anni il giovane pilota italiano sostituisce Lewis Hamilton in Mercedes, un compitino che sarebbe difficile per qualsiasi pilota.

Il team principal della Mercedes Toto Wolff l’ha preso sotto la sua ala protettrice, e si insiste sul fatto che Kimi sarebbe solo un pilota Mercedes e non il sostituto di Hamilton. Con una sola stagione in Formula 2 all’attivo, Antonelli lo scorso anno a Monza per la prima volta ha preso parte a una sessione ufficiale di Formula 1 al volante della Mercedes, interrotta prematuramente dopo pochi giri a causa di un incidente. Nei test pre-stagionali ha ben impressionato, ora si prepara al suo debutto ufficiale in F1.
Oliver Bearman, 19 anni, Haas
Il diciannovenne Oliver Bearman è balzato agli onori della cronaca per la sua partecipazione al Gran Premio dell’Arabia Saudita lo scorso anno, alla guida della Ferrari come sostituto di Carlos Sainz, costretto a dare forfait a causa dell’appendicite. Il giovane pilota britannico giunse settimo al traguardo.

Bearman ha quindi perso parte a diverse sessioni di prove libere con la Haas, e lo scorso settembre ha sostituito lo squalificato Kevin Magnussen nel Gran Premio dell’Azerbaigian, conquistando il decimo posto. Durante la stagione 2024 ha dimostrato talento e capacità di adattamento, doti che hanno portato la Haas ad annunciare l’ingaggio di Bearman come pilota titolare per la stagione 2025, al fianco di Esteban Ocon.
Gabriel Bortoleto, 20 anni, Sauber
Il campione brasiliano di Formula 2 Gabriel Bortoleto ha solo 20 anni e quest’anno prenderà parte al Campionato di Mondiale di Formula 1 con la Sauber, insieme a Nico Hülkenberg. Torna quindi in pianta stabile in F1 un pilota brasiliano, dopo il ritiro di Felipe Massa nel 2017.

Bortoleto ha ottenuto successi significativi in diverse categorie, e lo scorso anno ha stupito e dato spettacolo con la F2, passando dall’ultimo al primo posto nella gara di Monza. È uno dei talenti più promettenti del motorsport, ma salvo sorprese è improbabile che la Sauber, seppur di proprietà dell’Audi, possa lottare per il podio già nella prima gara della stagione di Formula 1.
Jack Doohan, 22 anni, Alpine
Se il cognome ti suona familiare, non sei fuori strada: Jack è il figlio di Mick Doohan, leggenda della MotoGP con cinque titoli mondiali nella classe 500 cc. Ma invece di seguire le orme del padre su due ruote, Jack ha scelto le quattro.

Classe 2003, Jack ha iniziato la sua carriera nei kart, come tanti altri piloti. Il passaggio alle monoposto è stato rapido, con esperienze in Formula 4 e Formula 3, dove ha mostrato velocità e grinta da vendere. Nel 2021, ha sfiorato il titolo in F3 con la Trident. Quel risultato gli ha spalancato le porte della Formula 2, il trampolino di lancio verso il grande circus della F1. Jack ha dimostrato di poter lottare con i migliori, velocità sul giro secco, sorpassi decisi e una mentalità vincente sono i suoi punti di forza. Jack ha debuttato come riserva in Formula 1 con Alpine lo scorso anno e ora è stato promosso pilota titolare al fianco di Pierre Gasly. Doohan non avrà però vita facile, Alpine ha ingaggiato un certo Franco Colapinto dalla Williams come nuovo pilota di riserva.
Isack Hadjar, 21 anni, Racing Bulls
Isack Hadjar è uno di quei nomi che gli appassionati di motorsport farebbero bene a segnarsi, non a caso è soprannominato “Le Petit Prost”. Nel 2025 sostituisce Liam Lawson al fianco di Yuki Tsunoda nel team Visa Cash App Racing Bulls.

Nato nel 2004 a Parigi, il giovane talento francese di origini algerine ha bruciato le tappe nelle categorie junior, attirando l’attenzione del programma Red Bull Junior Team. Dopo essersi fatto notare in Formula 3, dove nel 2022 ha vinto diverse gare, Hadjar è passato in Formula 2 con il team Hitech. La sua stagione di debutto non è stata priva di difficoltà, ma ha comunque dimostrato velocità, talento e una mentalità vincente. La Red Bull lo ha tenuto d’occhio e gli ha già concesso alcuni test su una monoposto di Formula 1. Il suo obiettivo? Seguire le orme di Super Max Verstappen, ovviamente!
Liam Lawson, 23 anni, Red Bull
Con 11 Gran Premi all’attivo in Formula 1, Liam Lawson rispetto agli altri rookie si può quasi considerare un veterano. il neozelandese di 23 anni è uno dei talenti più promettenti della nuova generazione e ha già mostrato talento e determinazione.

Dopo ottimi risultati in Formula 3 e Formula 2, è entrato nel Red Bull Junior Team, guadagnandosi il ruolo di pilota di riserva per Red Bull e AlphaTauri. Nel 2023 ha avuto la grande occasione di correre in Formula 1, sostituendo Daniel Ricciardo in AlphaTauri per 5 GP. Fin dal debutto ha mostrato velocità e maturità, tanto da meritarsi l’attenzione dei team. Nel 2025 si è assicurato un posto da titolare alla Red Bull Racing al fianco del Max Verstappen. Non avrà certo vita facile, i compagni di squadra di Verstappen non l’hanno mai avuta, da Liam la Red Bull si aspetta un contributo significativo per vincere il titolo Costruttori. Ma considerate le qualità di Liam e l’auto che guida il podio è a portata di mano. Sul gradino più alto? Forse non al primo GP della stagione.