Ne avevamo parlato in tempi non sospetti: il protagonismo crescente dell’elettronica a bordo delle vetture avrebbe prima o poi portato all’intrusione degli hacker in abitacolo. Un fenomeno parzialmente legato alla diffusione delle connessioni Wi-Fi in vettura e alla pratica, sempre più gradita alla Case costruttrici, di procedere all’aggiornamento software online anziché mediante la comune rete d’assistenza. Dopo Tesla, a essere violata è stata Fiat.“Usa la tua auto come uno smartphone” era, sino a pochi mesi fa, lo slogan portante della pubblicità Ford dedicata al sistema multimediale SYNC con AppLink. Una tecnologia che, in casa FCA, trova un quasi omologo nel noto Uconnect con interfaccia Bluetooth, connettore AUX, porta USB e comandi vocali. Ebbene, Fiat ha recentemente aggiornato il sistema per “offrire ai clienti una migliorata sicurezza elettronica del veicolo e una nutrita serie di affinamenti sul fronte della comunicazione”. Questo in via ufficiale. Secondo la rivista americana Wired, invece, alla base dell’intervento vi sarebbero stati problemi tutt’altro che irrisori…Negli States, un giornalista del magazine è stato ripreso mentre, al volante di una Jeep Cherokee, percorreva un’autostrada. Due complici, hacker, sono riusciti con l’ausilio di un pc a disattivare da remoto la radio, azionare i tergicristalli e, soprattutto, spegnere il motore. Sfruttando il sistema Uconnect come cavallo di Troia. In aggiunta, i pirati cybernetici si sono spinti oltre, rendendo inutilizzabili i freni e influenzando la gestione dello sterzo. La macchina? Come posseduta! Ecco la vera ragione dell’aggiornamento firmware per Uconnect.C’è da viaggiare sicuri? Ni. Nel caso di Fiat, risolto il bug evidenziato, la situazione è più tranquillizzante rispetto alla media dato che – contrariamente ad altre Case – l’upgrade dei software di bordo avviene secondo il metodo classico, vale a dire mediante computer in concessionaria anziché “on the air”, e cioè direttamente attraverso la linea dati del veicolo. Si può dire lo stesso per il resto del parco circolante? Al momento, purtroppo, no.