fbpx

Guida in stato di ebbrezza – Alcolock: cosa è, chi lo dovrà usare e come funzionerà

Si definisce il quadro per l'adozione dell'etilometro elettronico che fa da immobilizer e che sarà imposto ai conducenti trovati in stato di ebbrezza.

Con le modifiche al Codice della Strada introdotte lo scorso dicembre sono state introdotte diverse novità in materia di alcol al volante e guida in stato di ebbrezza. Tra i punti rimasti in sospeso c’era quello relativo al cosiddetto alcolock, il dispositivo pensato per “rieducare” nel tempo chi viene pescato molto sopra i limiti concessi. Per tale congegno occorre un decreto attuativo che stabilisca le caratteristiche tecniche, criteri di installazione e una serie di altri dettagli normativi e operativi. Qualcosa però si sta muovendo. Il Ministero dei Trasporti ha infatti trasmesso all’Unione Europea una bozza di testo, ora in fase di revisione. Se questo non subirà modifiche sostanziali entro il 18 giugno, l’alcolock potrebbe essere adottato in Italia già durante l’estate. Andiamo allora a ricordare in cosa consiste questo dispositivo e quale quale quadro si va delineando.

Cosa è l’alcolock?

L’alcolock è un etilometro elettronico che può essere collegato all’auto. Questo dispositivo funge da immobilizzatore. È infatti studiato per impedire l’avviamento della vettura nel caso che il guidatore abbia bevuto alcol.

Come funziona l’alcolock?

Lo strumento analizza l’alito dell’automobilista, che, una volta a bordo, deve soffiare in un apposito tubicino. Il sistema sblocca la vettura solo nel caso che i parametri rilevati nel fiato siano corretti.

Quanto alcol si può bere, dunque?

Un bel niente: basta una minima quantità di alcol nel sangue perché il dispositivo inibisca l’avviamento dell’auto. In termini scientifici, il tasso alcolemico deve essere 0,0 g/litro, punto. Meglio insomma stare lontano anche dalle scaloppine al vino bianco…

Chi deve usare l’alcolock?

L’antilock sarà obbligatorio per tutti quegli automobilisti condannati per guida in stato d’ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/litro. Nel dettaglio, il periodo imposto d’impiego sarà di due anni per chi trovato con un tasso tra 0,8 e 1,5 g/litro e di tre anni per chi scoperto oltre gli 1,5 g/litro. In entrambi i casi gli anni saranno conteggiati una volta scaduti i periodi di sospensione della patente disposti di volta in volta dal Prefetto.

Cosa succede a chi fa il furbo?

Rischia guai grossi. Chi è sottoposto a obbligo di antilock ma non lo usa va incontro a multe fino a 638 euro e alla sospensione patente fino a sei mesi. Le sanzioni aumentano di un terzo per gli alticci recidivi e raddoppiano per chi cerca di manomettere lo strumento.

Quanto costerà?

Il dispositivo è già utilizzato (con ottimi risultati, dicono le statistiche) in diversi altri Paesi, come l’Austria, la Francia e la Germania. In Europa è prezzo è di circa 2.000 euro. Il costo è chiaramente a carico dell’automobilista pizzicato in stato di ebbrezza.

E se l’auto la guidano anche altre persone?

L’alcolock è installato su una vettura e alla sua centralina poco conta che al volante ci sia proprio colui per cui è stato emesso il provvedimento e che deve rigare dritto per un po’. Chiunque vorrà guidare quel determinato mezzo dovrà lasciar perdere per un po’ l’alcol.

Articoli correlati
Prova Alfa Romeo Junior Q4 – Integrale in incognito
Renault Espace 2025, con il restyling è ancora più comoda e tecnologica
Ineos: nuova promozione finanziaria sulla gamma Grenadier