LA PRIMA È TRA MILANO E VARESE
Negli anni Venti l’Italia è in ritardo, ma è percorsa da una gran voglia di colmare il gap con i nostri vicini europei. Un ritardo che, se si guarda alla mobilità, è ben fotografato da un numero impietoso: circa 40.000 auto circolanti all’inizio del decennio in Italia. In Inghilterra sono 600.000, in Francia 300.000.Non sembrerebbe esserci bisogno, insomma, di arterie di comunicazione più grandi. Invece si sceglie la via che in un certo senso sembrerebbe illogica. Cioè, quella di costruire l’infrastruttura in modo che questa possa poi fare da volano – o comunque costituire un elemento facilitante – per lo sviluppo. Le prime due città a beneficiare di questa via di comunicazione veloce sono Milano e Varese.