Da che mondo è mondo Jeep è sinonimo di trazione integrale. Questa tecnologia non poteva dunque mancare nel listino del modello che si è ultimamente affermato come il più amato del marchio americano, ovvero la Avenger. A rimediare a questa lacuna arriva ora la Avenger 4xe, che più che una semplice versione viene quasi a rappresentare un modello a se stante. Al di là delle questioni tecniche, si distingue infatti dalle sorelle anche per alcune soluzioni estetiche. Prima di andare alla sua scoperta, va ricordato che arriverà su strada all’inizio del 2025.
A muso duro
Che la Jeep Avenger 4xe abbia poco da spartire con il resto della gamma si coglie anche a prima vista, osservando il muso. Il fascione paraurti si presenta infatti ridisegnato. La parte inferiore veste in modo più attillato le lamiere, mentre i fendinebbia sono riposizionati più in alto e verso l’esterno. Non mancano poi due inserti verdi, che danno un tocco vezzoso e proteggono un po’ il radiatore retrostante. Anche il paraurti posteriore, da cui fa capolino un anello di traino, ha un andamento diverso e risulta meno prominente.
Ha le sue inclinazioni
Complice anche una maggiore altezza da terra (+1 cm, 21 totali), gli angoli di attacco, di dosso e di uscita sono dunque più favorevoli che sulle sorelle tutte casa e lavoro. Essi misurano nell’ordine 22, 21 e 35 gradi. La capacità di guado è invece di 40 cm. Altri segni particolari sono i mancorrenti sul tetto, cui a richiesta si può aggiungere un adesivo antiriflesso per il cofano, anche se a ben vedere gli accessori Mopar sono molto numerosi. A livello poi di abitacolo la Avenger 4xe propone rivestimenti inediti per i sedili. La Casa li definisce pronti un po’ a tutto e quindi resistenti e lavabili.
Ricomincio da tre (motori)
Assaporato l’antipasto, viene il momento del piatto forte. A spingere la Jeep Avenger 4xe è un powertrain ibrido a 48 Volt che è stato sviluppato in Italia e rappresenta qualcosa di unico nella galassia dei marchi Stellantis. Per la parte endotermica utilizza il tre cilindri 1.2 turbobenzina in configurazione da 136 CV. A dargli man forte ci sono due motori elettrici da 29 cavalli ciascuno, uno all’anteriore e uno – e qui sta la novità della 4xe – al posteriore. Come su altri modelli, il primo è integrato nel cambio a doppia frizione. Il secondo è invece il cuore di un nuovo retrotreno multilink e si collega alle ruote con rapporto di riduzione fisso. Entrambe le unità elettriche sono alimentate da una batteria agli ioni di litio e possono agire in autonomia rispetto al motore termico, che svolge a volte anche le funzioni di generatore. La trazione integrale – senza collegamento tra i due assi – è servita.
Si fa presto a dire integrale…
Ma come funziona il sistema all’atto pratico? Fino a un velocità di 30 km/h e in retromarcia, la trazione sulle quattro le ruote è permanente, ripartita con proporzione fino a 50:50. Dai 30 ai 90 km/h, invece, la trazione dell’asse posteriore si attiva solo all’occorrenza. Una volta superati i 90 km/h, da ultimo, la trazione è solo anteriore. In tutto questo, il pilota ha a disposizione il comando Selec-Terrain con cui può ottimizzare il funzionamento del sistema in funzione del fondo affrontare. Le modalità selezionabili sono Auto, Snow, Sand&Mud e Sport. Quanto alle prestazioni, l’Avenger 4xe ha una velocità massima di 194 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 9,5 secondi.
Le dotazioni della Avenger 4xe
In attesa che vengano comunicati i prezzi, ecco svelata la composizione della gamma Jeep Avenger 4xe. Gli allestimenti previsti sono due. Il primo si chiama Upland e ha una più marcata vocazione fuoristradistica, con cerchi in lega da 17”, pneumatici all-season e i citati rivestimenti lavabili. A tutto questo la Avenger 4xe Overland somma tra le altre cose i fari full LED, la guida assistita di livello 2, sensori di parcheggio lungo tutto il perimetro dell’auto e la postazione per la ricarica wireless degli smartphone.
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