Sempre più spesso le auto nuove vengono vendute senza la classica ruota di scorta. L’aumento del diametro medio dei cerchi verificatosi negli ultimi anni ha reso infatti sconveniente la presenza a bordo di un simile equipaggiamento. I motivi sono molteplici. Il primo è evidente: la ruota di scorta ruberebbe molto spazio a passeggeri, bagagli o eventuali batterie. Il suo impiego, inoltre, aumenterebbe la massa complessiva, penalizzando consumi ed emissioni. Ultimo ma non meno importante, c’è poi l’aspetto economico: evitando di fornire la ruota, i costruttori risparmiano un bel po’ di soldi. Le alternative? Il cosiddetto ruotino, più piccolo e provvisorio, oppure il kit antiforatura di riparazione gomme. Dato che questo per molti è un oggetto misterioso, cerchiamo di capire cosa è e come funziona.
Cosa è il kit antiforatura di riparazione gomme?
Ill kit antiforatura è un’attrezzatura che permette di riparare all’occorrenza una gomma bucata. Un set di riparazione pneumatici standard include solitamente:
Compressore d’aria: alimentato tramite la presa accendisigari dell’auto (12V), permette di ripristinare la corretta pressione del pneumatico.
Flacone di liquido sigillante: è una speciale soluzione a base di lattice o gomma liquida che, una volta inserita nel pneumatico, sigilla il foro causato da chiodi o da piccoli oggetti.
Tubi e raccordi: sono indispensabili per collegare il compressore alla valvola del pneumatico e/o al flacone di sigillante.
Istruzioni per l’uso: è l’opuscoletto – spesso illustrato – che suggerisce come effettuare l’intervento in condizioni di emergenza.
Alcuni kit antiforatura più completi includono anche guanti protettivi, torcia e strumenti per rimuovere il chiodo o l’oggetto appuntito dalla gomma. Sono tutte cose che potrebbero comunque far comodo e che al limite potreste mettere voi in macchina, qualora non le riceveste in dotazione.
Come si usa il kit antiforatura?
Riparare la gomma bucata è relativamente semplice. In concreto l’automobilista deve prima di tutto collegare il tubo di gonfiaggio alla valvola. Il secondo step è mettere in azione il compressore che, automaticamente, introduce nella gomma danneggiata aria mista a sigillante. La sostanza si sparge all’interno del pneumatico, ricoprendone l’intera superficie e chiudendo così la falla, sigillandola. L’auto può dunque riprendere la marcia. Inizialmente è importante procedere ad andatura moderata in modo da consentire al mastice di distribuirsi in maniera uniforme. Dopo aver percorso qualche chilometro è poi necessario fermarsi e controllare nuovamente la pressione.

Quando si usa il kit antiforatura?
Il kit può essere utilizzato soltanto in caso di forature leggere, come quelle dovute a piccoli tagli o a buchi provocati da chiodi o viti.
Non è invece adatto a riparare tagli particolarmente larghi o strappi sui fianchi del pneumatico. Il suo impiego può risultare inefficace anche nel caso che la gomma sia ormai completamente sgonfia e danneggiata gravemente. È inoltre meglio non utilizzare il kit sui pneumatici runflat, se non espressamente indicati come compatibili.
Quanto dura la riparazione?
Purtroppo la riparazione è soltanto temporanea. Una volta fatta la riparazione con il kit, è preferibile guidare a velocità moderata, senza superare gli 80 km/h, tanto per dare un’idea di massima. Dato che non si tratta di un intervento risolutivo nel tempo, è necessario recarsi il prima possibile da un gommista. Sarà lui a consigliare quindi se procedere con una riparazione definitiva o con la sostituzione del pneumatico.