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McLaren 650S Spider: 329 km/h open air

Ha debuttato in occasione del Salone di Ginevra simultaneamente alla “sorella” chiusa 650S. La roadster britannica è mossa dal noto V8 3.8 biturbo portato a 650 cv contro i 625 cv di 12C Spider. Scatta da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi e pesa solamente 1.370 kg

Un violentissimo uno due. Un montante e un diretto al volto del mondo supercar, squassato dal debutto non solo di 650S coupé, ma anche della variante roadster della supersportiva britannica. McLaren rinnova la gamma e, sebbene neghi ufficialmente, si prepara a pensionare 12C.

650S Spider, presentata simultaneamente alla variante coupé in occasione del Salone di Ginevra, è dotata di un hard top ripiegabile elettricamente che richiede 17 secondi per passare dalla configurazione chiusa a quella en plein air (e viceversa). Si posiziona un gradino sopra l’entry level – si fa per dire – 12C Spider, mossa dal noto V8 3.8 biturbo da 625 cv e 61,2 kgm di coppia. 8 cilindri a V di 3.799 cc sovralimentato mediante due turbocompressori MHI, costruito in Gran Bretagna dallo specialista Ricardo su specifiche della Casa di Woking e dotato di albero motore piatto, che sebbene condiviso viene portato a 650 cv e 678 Nm (69,2 kgm). Unità, da tradizione, abbinata a una trasmissione a doppia frizione a 7 rapporti. Promette uno scatto da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi – tempo identico alla coupé – contro i 3,1 secondi appannaggio di 12C Spider, a fronte di una velocità massima identica: 329 km/h.

Con 12C Spider condivide il ricorso alla fibra di carbonio per monoscocca e carrozzeria. Soluzione che porta in dote una resistenza torsionale tanto elevata da non richiedere rinforzi specifici rispetto alla coupé, come testimonia il peso a secco dichiarato di 1.370 kg, superiore di solo 40 kg alla variante chiusa; variazione dovuta principalmente al meccanismo d’azionamento del tetto ripiegabile. Un valore nettamente inferiore a 12C Spider (1.474 kg). Da quest’ultima mutua anche l’alettone a inclinazione variabile con funzioni di freno aerodinamico, mentre paraurti posteriore ed estrattore derivano dalla versione GT Sprint. Lievemente evolute le sospensioni PCC forti di ammortizzatori adattivi e sistema idraulico di compensazione del rollio, più “consistenti” rispetto a quanto previsto per l’entry level McLaren.

La dotazione di serie, infine, include cerchi in lega da 19 pollici all’avantreno e 20 pollici al retrotreno abbinati a pneumatici Pirelli P Zero Corsa, portiere ad apertura verticale, dischi freno carboceramici, navigatore satellitare Iris, radio digitale DAB, connettività sia Bluetooth sia wireless e rivestimenti in Alcantara per l’abitacolo.

 

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