Sì, avete letto bene. Le Micro Machines stanno tornando. Proprio quando si davano ormai per “morti”, i giocattoli tradizionali fanno registrare il segno più. Il motivo, forse, è da ricercare nella nostalgia di chi ha qualche capello bianco (o gliene restano pochi…) e che dunque li compra per tornare bambino o desidera far crescere i propri figli con gli stessi giocattoli che usava lui da piccolo.
LA FIDUCIA È TANTA
Romanticismo a parte, se due aziende leader del settore come la Hasbro (quotata in borsa, peraltro) e la Wicked Cool Toys si mettono insieme e decidono di investire per il ritorno delle Micro Machines, è perché ci vedono un’interessante opportunità di business, nient’altro. A spiegarla è Michael Rinzler, co-presidente della Wicked Cool Toys: “Micro Machines è un brand ancora fortissimo a 30 anni di distanza dalla sua massima popolarità. Noi intravediamo in esso un grande potenziale, alla luce anche della tendenza al “ritorno”, negli ultimi tempi, verso giocattoli più tradizionali”.
NON SOLO AUTO IN MINIATURA
Negli anni di massimo splendore delle Micro Machines, il marchio era sotto il controllo della Galoob, ora parte di Hasbro. Nel corso del tempo non sono stati prodotti solo (micro, appunto) modellini di auto, ma anche di camion, ambulanze, veicoli di soccorso, per non parlare del camper che le conteneva tutte. A supporto di quanto affermato da Michael Rinzler, ecco la dichiarazione di Casey Collins, General Manager e Senior Vice President Entertainment e Licensing della Hasbro: “Siamo entusiasti di essere partner della Wicked Cool Toys per il rilancio di Micro Machines, un brand e un giocattolo classico, che tratteremo con un approccio di marketing sofisticato e moderno, in modo da raggiungere la nuova generazione di bambini”.