Le auto ibride plug-in o PHEV sono un’ottima soluzione per chi non è pronto per una vettura totalmente elettrica ma vuole comunque avere la possibilità di viaggiare a zero emissioni. Le plug-in sono infatti dotate di un motore endotermico a benzina e di un motore elettrico alimentato da una batteria che si può ricaricare da una presa di corrente domestica o tramite le colonnine di ricarica. Possono viaggiare in modalità totalmente elettrica e quando la batteria si scarica, o la velocità aumenta, a dar manforte entra in funzione il motore termico. A gestire lo scambio in base alla situazione è la centralina dell’auto.
L’autonomia dichiarata in elettrico delle PHEV di solito è compresa tra i 50 e i 100 km, quella reale varia in base alle condizioni di utilizzo, ma in genere è sufficiente a coprire il classico tragitto casa-lavoro o l’utilizzo medio, che secondo i dati si attesta proprio intorno ai fatidici 50 km. Tutto bene quindi? Beh non proprio, c’è infatti da considerare il costo maggiore delle plug-in rispetto alle auto mild-hybrid o a benzina non elettrificate. Un discorso a parte lo meriterebbero poi i consumi. Le Case spesso dichiarano valori inferiori a 1 litro per 100 km, ma non ci cascate: sono calcolati considerando condizioni particolarmente favorevoli, tra cui la marcia in modalità totalmente elettrica per buona parte del percorso di test. Tornando a noi, quale plug-in comprare? O meglio, quali sono le PHEV più economiche? Ecco la nostra selezione, in ordine di prezzo.
Toyota C-HR
MG HS
Mazda MX-30
DR 6.0
Jaecoo 7
Kia Niro
BYD Seal U DM-i
Ford Kuga
Opel Grandland
Volkswagen Golf