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Nuova Aston Martin Vanquish, lusso e sportività per due

È l’erede di una lunga tradizione di Gran turismo, sotto il suo lungo cofano c'è un V12 da 835 CV/1000 Nm capace di spingerla fino a 345 km/h

Aston Martini ha svelato la Vanquish, erede naturale della DBS e nuova top di gamma del Marchio inglese. Tra i tratti salienti, oltre a lusso ed eleganza, di casa in Aston, il nuovo possente motore V12 Twin-Turbo 5,2 litri da 835 CV/1000 Nm: il più potente mai montato su una vettura di serie del costruttore inglese.

Aston Martin Vanquish

Giusto per chiarire, stiamo parlando di un’auto con una velocità di punta di 345km/h, la più alta finora raggiunta da un Aston Martin di serie, capace di raggiungere i 100 km/h da ferma in soli 3,3 secondi. La nuova Aston Martin Vanquish sarà prodotta in numero limitato, meno di 1.000 unità all’anno. L’auto si può già ordinare, con prime consegne nel quarto trimestre del 2024. Volete sapere il prezzo? Al momento non è stato comunicato ma visto che la DBS partiva da 300.000 euro circa i conti sono presto fatti.

Vanquish, che classe!

La nuova Vanquish ha un cofano lunghissimo, con feritoie termiche ispirate alla F1 per aiutare a raffreddare il motore V12; tetto panoramico in vetro oscurabile (in opzione si può avere in fibra di carbonio); fiancate scolpite e la caratteristica coda tronca Kamm che serve a ridurre la resistenza aerodinamica.

Aston Martin Vanquish

I fari anteriori Matrix LED con luci diurne (DRL) integrate introducono la nuova firma luminosa del Marchio, inciso all’interno riportano il logo Aston Martin. Anche i gruppi ottici posteriori sono a LED, composti da sette singole lamelle. In basso non si può fare a meno di notare il diffusore posteriore a tutta larghezza, con i quattro grossi tubi del sistema di scarico in acciaio inossidabile di nuova concezione. In opzione si può avere lo scarico in titanio Lightweight Sports che fa risparmiare 10,5 kg.

Aston Martin Vanquish

Le opzioni di personalizzazione non mancano, l’elenco è lungo e in più a disposizione c’è sempre il reparto Q di Aston Martin, pronto ad assecondare i desideri dei clienti. Sul design non andiamo oltre, il resto lo lasciamo alle immagini e al video di lancio della Vanquish.

L’abitacolo è un mix di sportività ed eleganza

La Vanquish è una classica Gran Turismo due posti, conducente e passeggero sono circondati da interni eleganti e sportivi. Di serie troviamo i sedili Sport Plus, come optional sono disponibili i più sportivi sedili Performance in fibra di carbonio.

Aston Martin Vanquish, gli interni

Sulla plancia digitale e analogico convivono alla perfezione, a disposizione del conducente c’è il display TFT da 10,25 pollici della strumentazione; la gestone dell’infotainment, del clima e di altre funzioni del veicolo è affidata al display centrale, sempre da 10,25 pollici. Non mancano i pulsanti fisici, distribuiti sotto lo schermo centrale e sulla console centrale: restituiscono una piacevole sensazione tattile e soprattutto sono più facili da utilizzare durante la guida. Sulla console troviamo anche il pulsante di accensione, circondato da una rotella in metallo per la selezione delle modalità di guida. Il cambio automatico è controllato da una nuova leva centrale, ma per cambiare marcia è possibile disabilitare la funzione automatica e utilizzare i paddle al volante.

Aston Martin ha sviluppato un’app per dispositivi Apple iOS e Android che consente l’interazione con il veicolo; il navigatore dispone di mappe 3D con indicazioni sul traffico in tempo reale e connessione Internet con ricerca di informazioni. Assicurata la compatibilità con Apple CarPlay wireless e la presenza di funzioni Connected Car per gli aggiornamenti di prodotti e servizi. Di serie sulla Vanquish troviamo il sistema audio surround a 15 altoparlanti e doppia amplificazione, sviluppato appositamente da Bowers & Wilkins.

Il V12 della Vanquish quando serve sa ruggire

La Vanquish appartiene alla lunga tradizione delle GT, ovvero a quelle auto sportive dotate di classe ed eleganza innate, capaci di assicurare comfort in viaggio e un comportamento da sportiva di razza quando si preme sull’acceleratore. Il suo V12 ha una potenza specifica di 160 CV/litro, ottenuti grazie a blocco cilindri e bielle rinforzati, teste cilindri ridisegnate, alberi a camme riprofilati e nuovi condotti di aspirazione e scarico. Nuovi anche gli iniettori (portata +10%) e i turbocompressori, con minore inerzia e velocità di rotazione più elevata (+15%). Inoltre, quando è richiesta la massima potenza/coppia, la funzione Boost Reserve aumenta la pressione di sovralimentazione al di sopra di quanto normalmente richiesto, per una risposta immediata. Il V12 della Vanquish è abbinato al cambio automatico ZF a 8 marce, la trazione è posteriore con differenziale elettronico e-diff a slittamento limitato in grado di passare dall’apertura completa al blocco totale in soli 135 millisecondi. Il differenziale lavora in perfetto accordo con il sistema ESP.

Telaio più rigido e tanta elettronica

Il motore è incastonato in un telaio con un’elevata rigidità strutturale, grazie a componenti di irrigidimento del sottoscocca che garantiscono un aumento del 75% della rigidità laterale rispetto alla DBS 770 Ultimate. Con un passo più lungo di circa 80 mm (tutti tra montante A e asse anteriore), il telaio è stato dotato di una traversa del motore più rigida tra le torrette delle sospensioni anteriori. Anche le barre antirollio hanno un diametro maggiore sulla Vanquish. Le sospensioni anteriori sono a doppio braccio, quelle posteriori multilink, abbinate ad ammortizzatori adattivi Bilstein DTX dai tempi di risposta ultra-rapidi. L’impianto frenate della Vanquish è carboceramico con dischi anteriori da 410 mm e posteriori da 360 mm, il raffreddamento è garantito da condotti che pescano l’aria da una presa nel paraurti anteriore. I cerchi in lega forgiati sono da 21 pollici e calzano pneumatici Pirelli P ZERO ottimizzati per la Vanquish, specifici per i climi freddi e per la stagione estiva.

Cinque le modalità di guida (Wet, Sport, Sports+, Track e Individual) selezionabili dal conducente; mentre l’ESP offre quattro livelli di intervento (On, Track, Off, Wet). Completano la dotazione elettronica il servosterzo elettrico (EPAS) con assistenza variabile, il nuovo sistema ABS che integra il controllo della trazione, il sistema Corner Braking 2.0 – un ottimizzatore predittivo che consente alla vettura di mantenere la stabilità durante la frenata in curva – e Il torque vectoring, che promette una guida più fluida e lineare.

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