Quella che vedete è la nuova Dodge Charger Daytona e si… è elettrica. Il nuovo modello ha fatto il suo debutto negli Stati uniti, entrerà in produzione nel corso di quest’anno e sostituisce anche la Challenger. La nuova Charger Daytona sfoggia un look rinnovato e sarà disponibile in versione coupé a 2 porte e berlina a 4 porte.
Dodge, tuttavia, non abbandona il motore termico: nel 2025 entreranno infatti in produzione due versioni della Charger con motore sei cilindri in linea 3,0 litri da 426 e 558 CV.
Il nuovo cuore elettrico della Dodge Charger
La Dodge Charger Daytona elettrica sarà disponibile nelle versioni R/T e ScatPack, in comune hanno la piattaforma STLA Large di Stellantis con doppio motore e trazione integrale, quello che cambia è la potenza.
La Charger R/T in totale ha 503 CV (370 kW) e 548 Nm di coppia, che si traducono in uno scatto da 0 a 100 km in 4,7 secondi, con velocità massima che tocca che tocca i 200 km/h. L’energia è fornita da un pacco batteria da 100,5 kWh (93,9 kWh utilizzabili).
La Charger Daytona ScatPack è più potente, ha ben 680 CV (500 kW) e 850 Nm di coppia, accelera da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi ma la velocità massima non cambia.
Su entrambe, quando non sono richieste le massime prestazioni, viene disattivato il motore anteriore per aumentare l’autonomia e l’efficienza. Il moto alle ruote posteriori è tramesso attraverso un differenziale meccanico a slittamento limitato.
A proposito di autonomia, la batteria è la stessa e di conseguenza cambia la percorrenza: con un pieno elettrico la Charger R/T può percorrere fino a di 510 km nel ciclo americano EPA, mentre la ScatPack può arrivare fino a 418 km. La ricarica della batteria si può effettuare in corrente alternata fino a 11 kW o in corrente continua: utilizzando la ricarica rapida a 350 kW si passa dal 5 all’80% in circa 27 minuti.
È elettrica ma può fare molto rumore
Il sound generoso fa parte della tradizione delle muscle car americane e la nuova Dodge Charger promette miracoli, anche se elettrica, grazie al sistema Fratzonic, che ricrea il sound dello scarico della Hellcat in modo artificiale. Forse non sarà proprio la stessa cosa, ma d’altra parte l’alternativa è il poco gratificante sibilo elettrico.
Modalità di guida per tutti i gusti
Dodge per la nuova Charger ha previsto diverse modalità di guida, tra cui Auto, Eco, Sport, Wet/Snow e Track; in più c’è anche la modalità PowerShot, che aggiunge un boost di 41 CV in l’accelerazione. La Charger ScatPack può contare anche sulle modalità Drift e Donut, che aggiungono un pizzico di adrenalina e divertimento alla guida.
Per quanto riguarda il telaio, tutte le Charger Daytona montano sospensioni anteriori multilink e posteriori indipendenti; come opzione sulla ScatPack è disponibile il track pack, che prevede ammortizzatori adattivi a doppia valvola. I freni sono marcati Brembo, con dischi da 16 pollici ventilati, più grandi del 30% rispetto all’ultima SRT. I cerchi, sono disponibili diverse misure, da 18 a 20 pollici.
Prendiamogli le misure
Le misure sono generose, la nuova Dodge Charger Daytona è lunga 5.247 mm, larga 2.027 e alta 1.499, con un passo di 3074 mm. Il Peso passa le 2,6 tonnellate (2.648 kg per la precisione). La capacità del bagagliaio varia da 644 a 1.059 litri, a seconda della configurazione dei sedili.
Il design richiama il passato
Dodge per lo stile ha attinto alla tradizione, le linee richiamano quelle della vecchia Charger, riviste in chiave moderna/elettrica. L’aspetto del frontale con il lungo cofano spiovente è minaccioso, il posteriore con i gruppi ottici “ring of fire” non è da meno. Se lo si desidera, è possibile scegliere il tetto in vetro a tutta lunghezza.
L’interno è in stile tecnologico, ovviamente, propone la strumentazione digitale da 10,25 pollici (il 16 è opzionale) e un touchscreen centrale da 12,3 pollici , volante riscaldato e il caricabatterie wireless per lo smartphone. L’head-up display opzionale, ciliegina sulla torta l’illuminazione ambientale a 64 colori.