Volete andare a caccia di somiglianze conla Kia Stonic precedente? A prima, in questa nuova edizione della crossover sudcoreana ne noterete poche. Perché il salto evolutivo nel design è in effetti notevole, ancorché i cambiamenti più appariscenti siano concentrati nel frontale e nella coda, dove fanno la loro comparsa gruppi ottici che richiamano quelli della recente elettrica Kia EV3. Profondamente rivista anche la foggia degli scudi anteriore e posteriore, delle prese d’aria e relative griglie, e pure del portellone.

Faccia nuova e base nota
La fiancata ricalca invece quella del modello uscente, e anche gli ingombri rimangono in pratica gli stessi. Questo perché seppure la vettura sia oggetto di importanti modifiche, la piattaforma è sostanzialmente invariata: l’aumento di circa 3 cm della lunghezza complessiva (che adesso sfiora i 417 cm) è dovuto essenzialmente alla diversa conformazione dei paraurti. Dunque la Kia Stonic rimane saldamente nella schiera delle crossover compatte, sempre molto apprezzate dal mercato. Le consegne dei primi esemplari sono previste entro l’anno, con apertura delle prenotazioni già da ottobre.

Kia Stonic: ora punta tutto sul “mille”
Rispetto alla precedente, che aveva debuttato nel 2017 per essere poi aggiornata a fine 2020, la nuova Kia Stonic vede semplificarsi la gamma delle motorizzazioni. Non è infatti riproposto il 1.2 da 79 CV (anche a Gpl) e resta quindi in listino unicamente il 1.0 turbobenzina a tre cilindri, anche mild hybrid; in base alla configurazione, le emissioni di CO2 variano fra i 120 e i 133 g/km.

Le versioni con cambio manuale a 6 rapporti – che siano ibride o meno – hanno 100 CV. Tuttavia quella elettrificata è proposta anche con cambio robotizzato a doppia frizione DCT a sette marce. In quest’ultimo caso la potenza cresce a 115 CV e la coppia da 172 a 200 Nm. La mild hybrid DCT è quindi leggermente più rapida dell’altra: la Casa dichiara uno “0-100” in 10,7 secondi e 182 km/h di punta contro 12,1 secondi e 179 km/h.

Un passo avanti per gli ADAS
Il pacchetto di ADAS si arricchisce di funzioni che pongono la Kia Stonic fra le proposte meglio equipaggiate della categoria. Oltre a offrire la guida semiautonoma di Livello 2 combinando centraggio di corsia e mantenimento della distanza dal veicolo che precede, la vettura usa i dati GPS per far sì che il cruise control adattativo regoli l’andatura anche tenendo conto della presenza di curve. Disponibili pure la rilevazione dei veicoli in avvicinamento e l’anticollisione attivo nei cambi di corsia e in retromarcia.

Dentro, pioggia di schermi
Cambiano aspetto anche gli interni, e parecchio. Oltre al volante e alla leva del cambio di nuovo disegno, a bordo della Kia Stonic debuttano due display da 12,3” ciascuno, contigui e visivamente raccolti in un unico elemento. Ovvio che quello a sinistra sia dedicato alla strumentazione, mentre l’altro è tattile e permette di gestire il comparto multimediale.

Appena sotto i due schermi principali fa inoltre la sua comparsa Il Multimode Touch Display, una superficie da cui accedere con un semplice tocco anche alle regolazioni del climatizzatore. Sostanzialmente invariato il bagagliaio, per il quale vengono dichiarati 352 litri di capacità con i 5 posti in uso.

Base oppure GT
Non mancano le porte USB-C né la base di ricarica senza fili per lo smartphone, e neppure tecnologie di contorno come la diagnostica in tempo reale consentita dal sistema Kia Connect. Possibile anche aprire e avviare la vettura tramite smartphone con la funzione Digital Key. La nuova edizione della Kia Stonic prevede l’introduzione di due tinte inedite (Adventurous Green e Yacht Blue) e sarà disponibile anche nello sportiveggiante allestimento GT-Line, che fra l’altro si distingue per i cerchi da 17 pollici in luogo di quelli da 16 che equipaggiano la Base Line.