fbpx

Opel Insignia Country Tourer

Debutta a settembre l’inedita wagon dalla vocazione off road. Può contare su assetto rialzato di 20 mm rispetto alla station da cui deriva, protezioni sottoscocca, 4WD permanenti e controllo della trazione evoluto. Propulsori a gasolio: 2.0 CDTI da 163 cv e 2.0 BiTurbo CDTI da 195 cv

Audi A4/A6 Allroad, Subaru Outback, Volkswagen Passat Variant Alltrack e Volvo XC70. Ecco le rivali che dovrà fronteggiare la nuova Opel Insignia Country Tourer. Inedita interpretazione in chiave (moderatamente) off road della nota wagon Sports Tourer.

Rispetto alla sorella standard Country Tourer può contare su di una maggiore altezza da terra (+20 mm), protezioni sottoscocca sia all’avantreno sia al retrotreno, minigonne e archi passaruota verniciati a contrasto rispetto alla carrozzeria. Una ricetta pressoché identica alla citata Audi A4 Allroad. Non costituisce una novità la trazione integrale permanente con ripartizione variabile della coppia tra gli assali, identica a quanto previsto per Insignia berlina e wagon. Il sistema si affida a una frizione Haldex (multidisco a controllo elettronico) che, azionata tramite una pompa dell’olio elettroidraulica, fa sì che l’asse posteriore intervenga solo in caso di necessità, laddove una centralina calcola i kgm da distribuire al retrotreno; kgm trasferiti, anche sino al 100%, attraverso la pressione variabile esercitata sulle lamelle della frizione. Sistema che lavora in abbinamento al controllo della trazione evoluto, in grado di simulare la presenza di un differenziale autobloccante in corrispondenza dell’assale posteriore.

Mutua da Insignia wagon e berlina la tecnologia FlexRide che consente di adattare allo stile di guida, o a uno dei programmi di marcia selezionati, la taratura degli ammortizzatori, la servoassistenza dello sterzo e la reattività del propulsore alle pressioni dell’acceleratore. Insignia Country Tourer sarà disponibile con un 2.0 td da 163 cv e 38,8 kgm di coppia oppure con un 2.0 biturbo diesel common rail da 195 cv e 40,8 kgm. Trasmissione manuale o automatica a 6 rapporti per la 2.0 CDTI da 163 cv, esclusivamente automatica per la più potente 2.0 BiTurbo CDTI.

Il 4 cilindri 2.0 biturbo diesel, nel dettaglio, può contare sulla sovralimentazione a doppio stadio; ovvero due turbine, di diverse grandezze, collegate in serie. L’unità di minori dimensioni agisce ai regimi più bassi e viene azionata per prima dal flusso dei gas combusti. Al crescere del regime di rotazione, un condotto bypass gestito da una farfalla di regolazione convoglia parte dei gas di scarico, che si uniscono al flusso proveniente dalla prima girante, verso la turbina più grande. L'ottimizzazione delle prestazioni passa anche attraverso l'utilizzo di un doppio intercooler: aria-acqua per la turbina più piccola, aria-aria per la più grande. Insignia Country Tourer debutterà a settembre al Salone dell’Automobile di Francoforte.

 

Articoli correlati
Nuova Cupra Formentor 2024, con il restyling cambia look e arrivano nuovi motori
Audi Q7 e Q8, in arrivo i nuovi motori plug-in hybrid
Mercedes Classe G 580: il mito del fuoristrada diventa elettrico