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Pompa dell’acqua e cinghia di distribuzione: come funzionano e quando cambiarle

La pompa dell’acqua è una delle componenti più importanti per le nostre vetture che serve a mantenere costante la temperatura del motore a livelli accettabili. La pompa dell’acqua diventa fondamentale per evitare che la temperatura troppo alta dell’acqua possa arrecare seri danni alle altre componenti della vettura, in particolar modo la testata, i pistoni ed i cilindri. Inoltre questa componente trasmette la potenza generata dall’albero meccanico al fluido usato per raffreddare la vettura.

Com’è fatta la pompa dell’acqua

In linea di massima le pompe dell’acqua sono costituite da cinque elementi. Il primo elemento è una flangia che funge da collegamento con il gruppo cinghia puleggia. C’è poi un albero appoggiato su una serie di cuscinetti che è utile per trasmettere la potenza che viene generata dalla flangia alla girante. La girante, a suo modo, attraverso le pale, sposta il liquido refrigerante dove serve mentre la tenuta tiene il liquido nella pompa e gli impedisce di finire fuori dal circuito di raffreddamento. Inoltre, la tenuta tiene la pompa alla larga dallo sporco che potrebbe intasare i condotti interni del circuito. Infine c’è la scocca che fissa la pompa sul blocco del motore.

L’usura della pompa dell’acqua

La pompa dell’acqua può comunque subire dei danni col passare del tempo e può essere necessario sostituirla. Sul mercato esistono alcuni prodotti eccellenti come la pompa acqua e cinghia dentata della SKF, un prodotto adatto a vari marchi. In particolare la pompa dell’acqua è spesso soggetta alla rottura della guarnizione che c’è tra l’albero e la girante.

La guarnizione, infatti, è in plastica e col passare del tempo si può deteriorare scaturendo gravi problemi all’intero comparto. Quando la pompa perde anche parzialmente la sua impermeabilità si può verificare la perdita del liquido di raffreddamento e ciò comporterebbe un innalzamento della temperatura della vettura con gravi problemi per le varie componenti dell’auto. Anche i cuscinetti della pompa possono subire danni col tempo. Le continue sollecitazioni fanno perdere loro la capacità di attutire le differenze di carico e questo può comportare seri problemi per la pompa.

Quando diventa indispensabile sostituire la pompa, i meccanici scelgono il kit composto da pompa acqua e cinghie dentate della SKF, un marchio svedese che è leader nella produzione di componenti per auto. Non a caso i prodotti della SKF vengono usati nelle catene di montaggio di molte case automobilistiche famose, e sono popolari anche sul mercato secondario.

La cinghia di distribuzione

Oltre alla pompa dell’acqua la nostra auto è composta da tante altre componenti come la cinghia di distribuzione che è utile per far aprire e chiudere le valvole in maniera sincronizzata con il motore. Si tratta in pratica di una cinghia di trasmissione che trasmette il moto della puleggia dell’albero motore alle pulegge degli alberi e camme interni al motori. Questa cinghia dentata fa girare, dunque, l’albero della distribuzione in sincronia con l’albero motore e permette l’apertura e la chiusura delle valvole nel momento esatto previsto dai progettisti. In linea di massima potremmo dire che la cinghia serve per mantenere in sincronia la metà superiore del motore con quella inferiore.

E quando sostituirla

La sostituzione della cinghia di distribuzione è molto importante e va effettuata ogni 90.000 km circa, anche se per alcune vetture il limite di km percorribili si alza a 150.000 km. Secondo gli esperti, però, in una vettura generalmente utilizzata per gli spostamenti in città la cinghia di distribuzione si deteriorerà più lentamente rispetto ad una vettura che viene spesso utilizzata per percorrenze extraurbane. Allo stesso modo anche le condizioni ambientali influiscono sullo stato della cinghia.

Essendo in gomma, infatti, la cinghia è sensibile alle variazioni di temperatura e può essere soggetta a diverse problematiche quando perde la propria elasticità. Il consiglio, in ogni caso, è quella di farla controllare ogni 30.ooo km, soprattutto se l’auto viene utilizzata con una certa frequenza e su percorsi dissestati.

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