Prova Audi Q2 1.6 TDI S tronic Sport
LIVE“Untaggable”: questa parola è diventata il claim che dal lancio del 2016 accompagna l’Audi Q2, anticipatrice del segmento composto dalle […]
LIVE“Untaggable”: questa parola è diventata il claim che dal lancio del 2016 accompagna l’Audi Q2, anticipatrice del segmento composto dalle piccole crossover premium. Auto compatte, tendenzialmente sportive, eleganti e ben disegnate, con la calandra valorizzata da un marchio di primo piano. Disponibile in quattro motorizzazioni e numerosi allestimenti, parte da 26.650 euro per arrivare a oltre 50.000, qualora ci si lasci tentare dai ricchissimi optional.
MotoriLa motorizzazione d’ingresso è il vivace tre cilindri 1.0 TFSI a iniezione diretta di benzina: 116 cv (85 kW), con cambio manuale a 6 marce o automatico s tronic, è la scelta giusta per chi guiderà prevalentemente in città. Più cavalli e coppia per il 1.4 TFSI con tecnologia “cylinder on demand” da 150 cv (110 kW), che disattiva il secondo e il terzo cilindro in condizioni di ridotto carico parziale e in rilascio; anch’esso è proposto con cambio manuale a 6 marce oppure automatico s tronic. Spazio ai diesel per i motori di maggior cilindrata, il 1.6 TDI da 116 cv (85 kW) e il 2.0 TDI da 150 cv (110 kW). Si noti la coincidenza delle potenze, pensata per lasciare al cliente la scelta tra curve di coppia e caratteristiche d’erogazione diverse, oltre che proporre un’alternativa di consumo in base alle percorrenze annuali. Il 2.0 TDI è in listino in una sola configurazione, con cambio s tronic e trazione integrale quattro.
Non classificabilePerché “untaggable”? Il senso è chiaro: la Q2 vuole sfuggire alle definizioni, non essere catalogata né circoscritta per potenzialità e destinazione d’uso in uno o in un altro dei tanti segmenti, sempre più simili a nicchie, in cui si suddivide il mercato. Non per questo rinuncia alla tradizionale esclusività Audi, evidente fin dal prezzo, che per la 1.6 TDI S tronic Sport in prova supera abbondantemente quota 30.000 euro. D’altronde una rapida occhiata all’abitacolo fornisce una prima giustificazione al prezzo: intanto si nota quanto sia ampio lo spazio a disposizione di quattro passeggeri, superiore ad auto con ingombri esterni (4,19 metri) e passo (2.6 metri) paragonabili alla Q2; poi colpiscono dotazione e allestimento, più simili a quelli di una berlina di alto livello che a quanto visto finora su una crossover compatta. Il Cx pari a 0,30 è interessante per questa tipologia di auto.
Digitale, per piacereSi parte dal bellissimo Audi virtual cockpit, il pannello TFT con diagonale di 12,3″ (risoluzione 1.440 x 540 pixel) che sostituisce la strumentazione e permette di personalizzare la visualizzazione: navigatore, dati veicolo, tachimetro e contagiri di grandi o piccole dimensioni, stazione radio o sorgente media. Insomma di fronte al guidatore c’è tutto quello che serve per avere il controllo assoluto dell’auto e dell’ambiente circostante, vista la disponibilità di sistemi di assistenza come l’Audi pre sense front e city con riconoscimento dei pedoni, il cruise control adattivo, l’assistente al traffico. Tra gli optional figura l’head up display, che visualizza davanti agli occhi del guidatore le principali informazioni.




