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Prova Ford Mondeo Vignale, la sfida del lusso

Una Ford Mondeo Vignale, due automobilisti di lungo corso. Così abbiamo messo alla prova la top car di Ford che si è svelata per la prima volta a due utenti che non la conoscevano. Ne sono uscite considerazioni interessanti

Esistono uomini dinanzi ai quali levarsi il cappello è un atto dovuto. Un gesto di rispetto per persone che hanno cambiato il mondo, non ratificando l’esistente bensì inventando, innovando e imponendo nuovi, più elevati, standard. Uno di questi uomini è Alfredo Vignale. Un pilastro della carrozzeria italiana, cui sono attribuite creazioni leggendarie quali la Ferrari 250 MM barchetta del 1953, forte di una linea straordinariamente innovativa, capace in un batter d’occhio d’invecchiare le realizzazioni dell’epoca, e la Ferrari 166 Inter del 1948; una delle prime vetture a portare il cognome del Drake. Oggi la Carrozzeria Vignale appartiene a Ford e identifica i modelli dell’Ovale Blu dalle finiture particolarmente ricercate e dalle dotazioni esclusive. Veri e propri camei della gamma americana. Mai il termine premium fu utilizzato più a proposito. Mondeo Wagon in allestimento Vignale è raffinatezza allo stato puro. A un’atmosfera interna ovattata, vagamente onirica, tripudio di pellami pregiati e finiture certosine, si accompagnano la praticità tipica della famigliare Ford, forte di un vano di carico nella media della categoria e di un’abitabilità al top del segmento, e una guidabilità…  Per Ford quella di Vignale è una sfida ardita, ma le carte in regola per farcela ci sono tutte. Mondeo vignale è offre un pacchetto extra lusso proposto con prezzi a partire da 43.950 euro. Tanto? Qualsiasi rivale premium, a parità di dotazioni, costerebbe 15mila euro in più.LIVENon è solo un allestimento… è un modo di essere. Mondeo Wagon in versione Vignale è la massima espressione della raffinatezza. Una vettura che esce dagli schemi non tanto a livello meccanico quanto piuttosto stilisticamente e qualitativamente, proponendo un mix di finiture esclusive e materiali pregiati. Una combinazione in grado di annichilire rivali ben più costose e blasonate, iscrivendo a pieno titolo la station dell’Ovale tra i modelli premium. Mondeo, del resto, è stata la prima vettura della Casa di Dearborn a fregiarsi della “cura” Vignale, viene rifinita a mano e sottoposta a una miriade d’ispezioni aggiuntive prima di raggiungere le concessionarie. La cura certosina dei particolari è un must, come testimoniato dal design unico caratterizzato dalla mascherina dedicata, corredata della calandra a nido d’ape, da un bilanciato ricorso alle cromature, dalla targhetta identificativa, dalla verniciatura specifica e dai cerchi in lega da 18 pollici di serie, da 19 pollici optional.Tanta raffinatezza trova conferma in abitacolo, dove la maestria Vignale raggiunge l’apice grazie ai rivestimenti in pelle, morbidi al tatto e dalle impunture impeccabili, estesi ai sedili, ai pannelli porta, al bracciolo anteriore, alla plancia e alla corona del volante (riscaldabile), laddove le sedute anteriori, corredate della funzione massaggio, sono pluriregolabili elettricamente (con memoria), riscaldabili e climatizzabili. Il massimo della ricercatezza e del comfort, tanto che chiunque trova immediatamente la posizione di guida corretta e beneficia di un buon inserimento nel corpo vettura. Al sistema multimediale SYNC 2 – forte di uno schermo touchscreen da 8 pollici – che permette di gestire vocalmente l’impianto audio Sony DAB a 12 altoparlanti, i dispositivi mobile collegati mediante USB o Bluetooth, il navigatore satellitare e il climatizzatore automatico bizona, si accompagnano accessori di pregio come il portellone a gestione elettrica, la telecamera in retromarcia, il sistema di parcheggio semi automatico e la possibilità d’adottare le sospensioni sportive.FordMondeoVignale-012Se il silenzio è d’oro, a bordo di Mondeo Wagon Vignale potreste sentirvi come Re Mida. Da un lato l’insonorizzazione si avvale di speciali cristalli e di pannelli fonoassorbenti dallo spessore più generoso rispetto allo standard, dall’altro il sistema Active Noise Control diffonde mediante l’impianto audio delle onde sonore opposte al rumore generato dal motore, dalla trasmissione e, in generale, dal movimento dell’auto, neutralizzando i disturbi acustici. Non meno ricercata la dotazione di sicurezza, forte, oltre che degli immancabili ABS, ESP e 7 air bag, dei fari a LED adattivi, del riconoscimento della segnaletica stradale, dell’assistenza alla partenza in salita e dell’avviso di superamento involontario delle linee di corsia, cui possono aggiungersi la frenata automatica in caso di collisione imminente, il cruise control adattivo e le cinture posteriori con cuscino d’aria integrato.Raffinata, rifinita con estrema cura e… pratica. L’allestimento Vignale non sottrae nulla alle doti tipiche della wagon americana, lunga 4,87 metri e forte sia di una generosa abitabilità per cinque persone sia di un bagagliaio dalla capienza compresa tra 525 e 1.630 litri. Valori sostanzialmente in linea con la media della categoria – le rivali Opel Insignia Sports Tourer e Peugeot 508 SW si attestano rispettivamente a 540/1.530 litri e 560/1.598 litri – ma distanti dalla primatista Volkswagen Passat Variant (650/1.780 litri). Wagon di Wolfsburg che, però, non avvicina nemmeno lontanamente la raffinatezza della rivale dell’Ovale Blu.Mondeo Wagon Vignale è disponibile con due motorizzazioni da due litri di cubatura, vale a dire il 4 cilindri in linea 2.0 EcoBoost, turbo a iniezione diretta della benzina, da 240 cv, accoppiato a una trasmissione automatica a 6 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia, e il 2.0 TDCi, turbodiesel common rail 16V, in configurazione da 180 cv (monoturbo), abbinabile anche alla trazione integrale, o da 210 cv (biturbo). Propulsore a gasolio che in entrambi i casi lavora con un cambio PowerShift a doppia frizione a 6 marce. Il powertrain ibrido da 190 cv con trasmissione a variazione continua resta invece appannaggio della sola berlina.di Sebastiano SalvettiDRIVEBrillante, potente, passista. La Vignale si adatta al meglio a varie esigenze. Il motore della versione in prova era il 2.0 TDCi da 180 cv con cambio PowerShift a doppia frizione, un allestimento che va bene un po’ per tutto e per tutti. Per viaggiare soprattutto, situazione in cui la Vignale sa coccolare il suo padrone con una serie di vizi degni di auto prettamente di lusso. Le differenti mappature sono in grado di cambiare carattere all’auto rendendola più docile e confortevole fino a diventare solida e quasi sportiva. Poco rollio e precisione nella mappatura sport, un tappeto volante nella mappatura comfort. Tutto condito da un ambiente a bordo che regala sensazione di lusso e qualità. A Mondeo Vignale non manca assolutamente nulla, dalle finiture in pelle ai sedili riscaldati raffreddati e massaggianti  passando per un sistema di infotainment di altissimo livello, e una connettività spinta (anche se i comandi sul display touch sono un pelo piccoli). Insomma con lei si viaggia in prima classe. Ma per capire se davvero la Mondeo Vignale è in grado di colpire al cuore l’automobilista abbiamo coinvolto due lettori Fabio e Gabriele. Età differenti, estrazioni differenti, storia automobilistica differente. A loro abbiamo affidato la Mondeo Vignale per una giornata e a loro abbiamo chiesto di raccontarci la loro idea di lusso e le loro impressioni.Nel video i loro commenti.

 

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