In pista con la Honda Civic Type R “Best Lap”
Salendo a bordo della Civic Type R “Best Lap” si ritrova un ambiente familiare. A parte l’inserito in carbonio di cui sopra, che dà un’aria più corsaiola alla console, si notano soprattutto i sedili sportivi con rivestimento scamosciato rosso (?). Con loro non è solo l’occhio ad avere la sua parte, ma anche il resto del corpo. Le poltrone con poggiatesta integrato fasciano infatti bene gambe e busto senza per questo risultare costrittive, anche per chi – come me – rimanda da troppi lunedì l’inizio di una vera dieta. Bello è poi anche il volante, a sua volta con un morbido rivestimento che favorisce la presa.
Che feeling!
Proprio dallo sterzo arrivano le prime impressioni positive una volta in movimento. Anche procedendo a ritmo blando, nelle prime curve del giro di riscaldamento, l’impressione è che il comando sappia creare un canale di comunicazione diretto tra le mani e le ruote. La Civic Type R reagisce istantaneamente a ogni input dato attraverso il volante. Per contro, il pilota ha sempre un’idea chiara di come stiano lavorando le gomme sull’asfalto. In questo senso gioca un ruolo fondamentale la geometria indovinata delle sospensioni. Quelle multi-link posteriori, invece, fanno tutto il possibile perché la coda segua la linea tracciata dal muso anche in caso di correzioni brusche o rilasci improvvisi. Quelle anteriori, definite a doppio asse, minimizzano le reazioni quando si affonda sull’acceleratore a ruote ancora sterzate, in uscita dalle curve lente.

Un cuore d’oro
Già, il motore: è un autentico capolavoro quello fatto dagli ingegneri giapponesi! Il VTEC 2.0 gira come un orologio sin dal minimo, sale svelto di giri non appena lo si stuzzica, riprende con forza e allunga anche grande vivacità, specie considerato che è pur sempre un quattro cilindri turbo omologato per girare in strada. Anche qui sembra non esserci alcun filtro tra il piede destro e l’albero motore, con risposte immediate e una personalità prorompente. Se proprio dovessi fare un critica, questa riguarderebbe il sound. Da quello scarico con tre uscite che sembrano canne d’organo mi sarei aspettato un po’ più di baccano. Invece il rumore è civilissimo e la colonna sonora non si fa gasante nemmeno selezionando la modalità di guida più grintosa, la R+. Figuriamoci in quelle più tranquille, Confort e Sport, cui si aggiunge quella Individual, che permette di mescolare a piacimento un po’ di parametri.
Complimenti per la trasmissione
A stuzzicare un po’ i timpani provvede giusto il sistema Rev matching, che fa le “doppiette” in automatico quando si scala ma che, volendo, può essere anche disattivato. Venendo al cambio, questo si dimostra la spalla ideale per il motore della Civic Type R. Il manuale a sei marce ha tutto quel che serve per farsi apprezzare. I rapporti sono scalati in maniera impeccabile e la corsa della leva è ben misurata. A ogni suo movimento corrispondono cambiate fluide e veloci. Anche quando si agisce con velocità e senza alcun riguardo non ci sono mai impuntamenti o esitazioni. Chapeau! E una lode va anche all’impianto frenante firmato Brembo. Il pedale dà un ottimo feedback e le decelerazioni sono potenti, con la macchina che si mantiene comunque composta.

Un equilibrio ottimale
In tutto questo ho volutamente lasciato per ultime le impressioni di guida generali, che portano a un plauso incondizionato ai tecnici Honda. Già, perché se ogni componente funziona in maniera esemplare, a loro va dato anche il merito di aver accordato tutto a meraviglia. Ogni cosa lavora in perfetta armonia, permettendo a chi guida di togliersi grandi soddisfazioni sfruttando l’eccellente bilanciamento. Tra tutte le sportive accessibili che ho guidato, questa è sicuramente quella che regala emozioni più simili a quelle di un’auto da corsa, una volta impostato il driving mode R+. È fluida, reattiva, nervosa il giusto per fare sentire il guidatore un po’ pilota, senza per questo fargli venire i sudori freddi all’approssimarsi del limite. L’idea che venga pensionata mette davvero tanta tristezza. Datemi retta: portatene a casa una, se potete. Ci sono buone probabilità che l’acquisto di riveli anche un investimento nel tempo.