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Prova Mercedes G 500 4×4²: over the top

Costa 234.000 euro, ha 422 cavalli ed è capace di arrampicarsi praticamente ovunque. Per i canoni del nostro mercato sarà forse un inutile capriccio da sceicco ma è anche un bel modo per festeggiare la Classe G che va in pensione.

La cabrio chic, color rubino e senza un pelo fuori posto? Oppure il Suv grigio, che in settimana sarebbe perfetto per il tragitto casa-scuola-ufficio? Niente di tutto questo. Uno dei sintomi evidenti della mia sindrome di Peter Pan è che non voglio smettere di giocare con le macchinine. E così, per una domenica speciale, da passare a Monza all’Open d’Italia di Golf, scelgo nel parcheggio di Mercedes Milano proprio la macchina che più avrei voluto da piccolo come modellino: la Mercedes G 500 4×4². Essere mattinieri ha i suoi bei vantaggi: chi prima arriva…Mercedes-Benz G500 4x4² ShowcarCon la G 500 4×4² c’è una certezza assoluta: quella di essere l’attrazione principale di ogni incrocio e non solo per il colore giallo fluo della carrozzeria. Su altre Mercedes una tinta così sarebbe da stroncare come apoteosi della cafoneria ma qui che differenza può fare? La macchina è alta 2 metri e 25 e svetta nel traffico come la maestra nella foto dell’asilo. E poi è larga 2 metri e 10, ha passaruota in carbonio che faticano a dare un tetto ai pneumatici 325/55 montati su cerchi da 22 pollici e ha pure quattro scarichi laterali da cui il V8 4.0 biturbo derivato dalla AMG GT fa uscire il suo vocione da orco. Di passare inosservati non se ne parla proprio: a questo punto tanto vale fermarsi quando scatta il giallo al semaforo e sgasare un po’, “… per vedere sulla gente l’effetto che fa”, come avrebbe detto Enzo Jannacci.Mercedes-Benz G500 4x4² ShowcarAl verde è davvero impossibile resistere alla tentazione di affondare il piede sull’acceleratore. Alla faccia delle 2,5 tonnellate di peso, la G 500 parte come se fosse proiettata in avanti da una catapulta, dando un’incredibile dimostrazione di forza. La scheda tecnica parla di una coppia massima di 610 Nm e di una potenza di 422 cv, che paiono rispondere tutti “Presente!” all’appello, in ottima salute. Ce n’è quanto basta per far chiudere un occhio sul fatto che il cambio automatico a sette marce non sia velocissimo nel passare da una marcia all’altra e nel leggere nel pensiero del pilota quale rapporto questo desideri. Se sul dritto ci si può permettere di fare un po’ gli asini, quando si avvicinano le curve è meglio mettere la testa a posto. Il peso, i pneumatici un po’ tassellati e il baricentro alto sconsigliano di emulare Rosberg, anche se l’assetto, regolabile in modalità Comfort o Sport, può contare su molle e ammortizzatori doppi su ogni ruota.Mercedes-Benz G500 4x4² ShowcarQuando l’asfalto finisce, invece, la Mercedes G 500 4×4² sala in cattedra. Telaio a longheroni e traverse, altezza minima da terra di 45 cm (avete letto bene, quarantacinque…), assali a portale, trazione integrale con tre differenziali bloccabili manualmente e marce ridotte permettono di sfruttare al meglio angoli di attacco, dosso e uscita da primato (rispettivamente sopra i 51, i 47 e i 43 gradi). Nell’off-road diventa quasi un gioco cercare di mettersi nei pasticci e vedere come la fuoristrada di Stoccarda sappia uscire sempre a testa alta da ogni situazione. Fosse stato per me, mi sarei pure infilato nel Lambro per verificare in prima persona la capacità di guado dichiarata, che è di un metro. Davanti a tanta prestanza, è normale che passi in secondo piano anche un abitacolo con i fiocchi, che ha il solo difetto di offrire poco spazio alle gambe di chi siede dietro. Da questo punto di vista – ma solo da questo – la G 500 4×4² dimostra i limiti del progetto Classe G, che ha ormai quasi 40 anni. Per il resto, la sistemazione è a cinque stelle, con i bei sedili sportivi AMG, i rivestimenti in pelle che si alternano a quelli in microfibra e una dotazione completa in tutto.Mercedes-Benz G500 4x4² ShowcarTirando le somme, la G 500 4×4² è una macchina che fa incetta di superlativi assoluti e relativi. Pensate per lei un qualsiasi aggettivo e provate a mettere davanti “la più…” o a completarlo con “…issima”: funziona, eh? Purtroppo la cosa vale anche per “cara”, parlando di prezzo: questa Mercedes è carissima, con i suoi circa 234.000 euro di listino. Una cifra simile è purtroppo alla portata solo di chi abbia il portafoglio a fisarmonica e voglia mettersi in casa qualcosa di esclusivo e inarrestabile. Il problema, chiaramente, non mi riguarda: io mi lamento piuttosto che a catalogo non ci sia il suo modellino…

 

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