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Prova Mini Aceman – La giusta via di mezzo?

Questa crossover elettrica compatta si piazza in listino tra la Cooper e la Coutryman. I prezzi partono da 32.100 euro.

Dopo aver passato lungo tempo a proporre in listino un solo modello, Mini ha fatto della parola “diversificazione” il suo mantra. Proprio in quest’ottica trova un senso l’ingresso in gamma della nuova Mini Aceman. Questa vettura va infatti a strizzare l’occhio a tutti coloro che cercano una via di mezzo tra due recenti new entry in listino, ossia la Mini Cooper e la Countryman, che con il ricambio generazionale ha messo su una taglia (ora è lunga 444 cm) e si è suvvizzata.

Mini Aceman

I geni di famiglia

La Mini Aceman è dunque una sorta di crossover solo elettrica (almeno per ora), lunga 407 cm, larga 175 e alta 150. La linea va nella direzione di un moderno minimalismo, pur mantenendo un evidente family feeling con le altre Mini. L’elenco dei segni particolari comprende tra le altre cose la forma geometrica dei fari, la cornice della mascherina priva di aperture, le  barre sul tetto e gli ampi inserti in plastica che orlano tutta la parte inferiore dei lamierati. Neanche a dirlo, le possibilità di personalizzare la Aceman sono quasi infinite, a partire dal fatto che chiunque può modificare in ogni momento la firma luminosa delle luci diurne.

Frontale Mini Aceman

W la semplicità

Quanto all’abitacolo, anche qui si ritrovano stilemi familiari. La plancia ha un aspetto essenziale e pulito, con la parte frontale rivestita in tessuto. Si tratta di una trovata che nobilita la vista d’insieme, per il resto dominata da plastiche non eccelse ma ben assemblate. L’impostazione generale rimane fedele a quella voluta negli Anni 50 da Alec Issigonis, con un unico strumento circolare in posizione centrale.

plancia Mini Aceman

Mattatore della scena sulla Aceman è un touchscreen OLED tondo ad alta risoluzione da ben 24 cm di diametro. L’infotainment Mini Interaction Unit è gestito dal nuovo Operating System 9, che permette di controllare tutte le funzioni in punta di dita o con i comandi vocali. La logica di funzionamento è del tutto simile a quella degli smartphone e le grafiche disponibili sono simpatiche. Il display è però denso di informazioni, non sempre facili da leggere al volo. Volendo si può comunque contare anche su un head up display.

Infotainmente Mini Aceman

Nella console centrale si trovano anche un po’ di comandi fisici che abbinano bene un design originale a una certa funzionalità. Da sinistra a destra ci sono il pulsante del freno a mano, la levetta che fa le veci delle leva del cambio per la selezione delle funzioni della trasmissione e il comando di avviamento, seguito dal selettore delle modalità di guida.

comandi console Mini aceman

Il mio nome è Cooper, John Cooper

A catalogo ci sono quattro allestimenti. I loro nomi sono Essential, Classic, Favoured e John Cooper Works. Qui è bene essere chiari: JCW è un allestimento che si può avere anche con le motorizzazioni E (184 CV)  e SE (218 CV), oltre che con la Aceman John Cooper Works propriamente detta, la eJCW da 258 CV.

Per completezza, ecco lo schema del listino, con tanto di prezzi chiavi in mano indicati nell’ultima colonna a destra. Ah, quella che si vede nelle foto è una Aceman SE Favoured.

E adesso che l’abbiamo inquadrata, andiamo a vedere come se la cava su strada la Mini Aceman.

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