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Prova nuova Hyundai Tucson HEV 1.6 GDI full hybrid – Comoda, la vita!

A bordo della Hyundai Tucson si trova un posto di guida ben organizzato, con un sedile ampio e una plancia dallo stile pulito ed essenziale. I tasti fisici sono ridotti al minimo, con il touchscreen centrale che accenta un mare di funzioni. Per fortuna i comandi del clima restano sempre disponibili in una plancetta indipendente, mentre la navigazione tra i vari menù impone un minimo di apprendistato.

interno Hyundai Tucson 2024

Tra i dettagli che colpiscono ci sono le bocchette dell’aria mimetizzate nella modanatura che attraversa tutta la plancia e il piccolo ripiano che si trova davanti al passeggero. La cura delle finiture è ottima: ogni componente appare di qualità e ben assemblato. Pollice alto anche per l’abitabilità e per il bagagliaio: con una capacità base di 546 litri e una massima di 1.756 litri è a prova di famiglia.

bagagliaio Hyundai Tucson 2024

Consigli per gli acquisti

Alla guida della Tucson si ha subito un’idea di consistenza e di solidità. Lo sterzo, in particolare, ha la giusta pesantezza tra le mani e questa Hyundai pare ben piantata sulle ampie carreggiate. Le sospensioni copiano abbastanza bene le malformazioni della strada, anche quando abbinate a cerchi da 19″ e a pneumatici ribassati, come nel caso della vettura del test. Come spesso accade, suggerisco tuttavia di puntare sull’allestimento con cerchi da 18″, a costo di perdere qualcosa a livello di tenuta di strada a causa del baricentro alto e della stazza. Il senso di controllo e padronanza della situazione permane anche in autostrada, dove solo qualche fruscio aerodinamico turba la quiete del viaggio.

Hyundai Tucson 2024

Staffetta vincente

Per la prova la Hyundai ha schierato una flotta di Tucson in versione 1.6 T-GDI HEV 2WD. Questa full hybrid ha una potenza massima di sistema di 215 CV a 5.500 giri e di una coppia massima di 265 Nm costanti tra i 1.500 e i 3.000 giri. Dalla scheda tecnica si evince che l’unità a benzina sviluppa 160 CV (-20 rispetto al passato) mentre quella elettrica ne eroga 65 (+5). Come già avveniva per il modello pre-restyling, la Tucson non ama gli strapazzi e predilige la guida pulita in modalità di guida Eco. In questo modo – la strumentazione parla chiaro – si riesce a spostarsi spesso lasciando il turbobenzina spento. L’entrata in funzione del motore termico è peraltro sempre dolce e la staffetta tra le due unità – gestita in toto dalla centralina – avviene con sincronismi degni degli atleti della 4×100 azzurra. Il pilota non ha un tasto EV su cui intervenire ma può sempre regolare la frenata rigenerativa con i paddle quando è nel driving mode Eco.

Hyundai Tucson 2024

Una fretta inutile

Quando si seleziona invece Sport la Hyundai Tucson mostra gli artigli ma non diventa davvero cattiva. Il quadro strumenti mostra una grafica differente e lo sterzo acquisiste un maggior carico, mentre il motore si mette a girare più alto. Le palette permettono ora di selezionare manualmente i rapporti ma i passaggi da una marcia all’altra non sono fulminei. Il tempo nello 0-100 è comunque rispettabilissimo, 8,2 secondi. A conti fatti, invece di pasticciare con il cambio o seviziare l’acceleratore, è più divertente e redditizio giocare all’economy run e cercare di tagliare i consumi. Procedendo con calma su percorsi misti i 16 – 17 km/litro non sono un miraggio, un dato niente male per un’auto di questa categoria.

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