Dopo aver guidato pochi mesi fa la versione 2.0 TDI (trovate l’articolo completo a questo link), siamo tornati a bordo della sempre apprezzatissima giardinetta di Casa Skoda. In un panorama sempre più dominato dai SUV, la Octavia è stata infatti la più venduta di questo segmento sia nel 2023, sia nel 2024. La protagonista della prova, in questo caso, è la Skoda Oktavia Wagon 1.5 TSI ACT Hybrid.
A spingerla è dunque un quattro cilindri turbo benzina con tecnologia mild-hybrid da 150 CV, accoppiato al cambio automatico DSG a 7 marce. Una motorizzazione che, accoppiata all’allestimento Style in prova, si traduce in un listino a partire da 36.500 euro, da cui è facile superare la soglia dei 40.000 inserendo alcuni pacchetti optional.

Si tratta comunque di cifre che, ancor più nel contesto odierno, appaiono proporzionate sia alle dotazioni, sia alla qualità percepita all’interno dell’abitacolo. Sì, qualche plastica un po’ più dura nella parte bassa degli interni c’è, ma nulla che non si possa trovare anche su auto dal listino superiore, e la sensazione di comfort generale basta e avanza per dimenticare i pochi dettagli meno rifiniti.
Come a casa
Complice anche la particolare finitura ispirata alla pietra della plancia, l’impressione è quasi di trovarsi in un raffinato ambiente domestico. A ciò contribuiscono anche la comodità dei sedili, che non svanisce nemmeno dopo ore alla guida, e l’insonorizzazione, molto buona pure alle velocità autostradali.

L’infotainment, con schermo da 10,2 pollici per la strumentazione e da 13 al centro del cruscotto, integra tutte le funzionalità oggi divenute irrinunciabili, comprese l’integrazione wireless per Apple CarPlay e Android Auto e l’assistente virtuale di nome Laura. Purtroppo anche i comandi del clima sono del tutto integrati nel tablet centrale, anche se è presente un tasto fisico per richiamarli rapidamente.
Spazio in abbondanza
La vita a bordo è piacevole anche per chi siede dietro, salvo solo per chi si trova al centro del divano, che deve fare i conti con una seduta meno accogliente e con il tunnel in mezzo ai piedi. Per quanto riguarda lo spazio di carico, ce n’è in abbondanza: 640 litri che diventano 1.700 abbattendo lo schienale con divisione 60/40.

Il comfort offerto dall’abitacolo è poi accentuato dalla taratura delle sospensioni, che filtrano con efficacia pressoché qualsiasi sconnessione senza togliere del tutto gusto alla guida un po’ più dinamica. Certo, per i più “sportiveggianti” il rollio potrebbe essere eccessivo tra le curve di un passo di montagna, ma in quel caso sarebbe meglio orientarsi sulla versione Sportline, caratterizzata da un’altezza da terra ridotta di 15 mm e dallo sterzo progressivo.
Prova Skoda Octavia Wagon 1.5 TSI ACT Hybrid: brillante senza sorprendere
Fin qui nulla di nuovo rispetto alla 2.0 TDI, mentre ovviamente le differenze emergono premendo sul pedale destro. Alla prova dei fatti, la Skoda Octavia Wagon equipaggiata con il 1.5 TSI ACT Hybrid sa regalare accelerazioni brillanti e un brio più che sufficiente anche a velocità autostradali. Le prestazioni dichiarate parlano di uno 0–100 km/h coperto in 8,6 secondi e di 225 km/h di velocità massima.


Tuttavia, i 250 Nm, a confronto con i 360 della TDI, in alcune situazioni fanno sentire la mancanza di un po’ di spinta in basso, specie quando si preme sul pedale per una repentina ripresa e il cambio DSG è costretto a scalare una marcia in più per trovare la spinta desiderata.
Infine, una nota sui consumi, contenuti pur senza sorprese positive. Guidando senza particolari attenzioni all’economia d’esercizio, abbiamo riscontrato circa 12 km/l in città e quasi 14 km/l in autostrada, mentre in extraurbano si possono anche superare i 17 km/l.
Guidando la Skoda Octavia Wagon non ti manca nulla
In un universo automobilistico fatto di eccessi prestazionali, dimensionali e di listino, guidare la Skoda Octavia Wagon riporta a un mondo più a misura d’uomo. Con 4,7 metri di lunghezza non si può certo definire compatta, ma non si ha mai l’imbarazzo di trovarsi al volante di qualcosa di inutilmente gonfiato. Al contrario, la sensazione è di totale proporzionalità tra l’ampio spazio a bordo e le dimensioni esterne.

Il tutto con la piacevolezza di un abitacolo ben rifinito e di una dotazione che, nel caso dell’allestimento Style in prova, ulteriormente arricchito da diversi optional, è più che completa. Insomma, guidando la Octavia quotidianamente per circa una settimana, mi sono ritrovato più di una volta a chiedermi cosa altro si possa desiderare da un’auto che, da sola, può essere tanto per il lavoro, quanto per la famiglia.