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Prova Subaru Crosstrek – Non è la solita crossover…

Soluzioni tecniche fuori da coro, comfort e piacere di guida rendono questa tuttofare ibrida una proposta interessante.

Posizione panoramica

La Subaru Crosstrek accoglie ottimamente il pilota, che può contare su una valida triangolazione tra pedaliera, volante e sedile. Su quest’ultimo i tecnici giapponesi hanno lavorato di fino, modificando tra le altre cose gli attacchi al telaio. Il tutto con lo scopo di rendere la seduta più confortevole nei lunghi viaggi, limitando scuotimenti e vibrazioni per il bacino, il busto e la testa. La sensazione di spaziosità è esaltata dalla snellezza dei montanti e dalla buona visibilità in tutte le direzioni. Promosse anche le finiture, con i vari componenti che – pur senza essere particolarmente morbidi – appagano la vista e il tatto. Nemmeno chi è destinato ai posti posteriori si può lamentare, con le porte che si aprono quasi ad angolo retto e centimetri in abbondanza.

Subaru Crosstrek 2023 sedili

Un’erogazione da manuale

Una volta alla guida le prime note positive sono per la meccanica. La scheda tecnica dice che – rispetto alla XV – la Crosstrek perde per strada 14 CV ma sfido chiunque ad accorgersene al volante. La coppia non sarà magari da turbodiesel ma è incredibile come resti sempre sopra i 175 Nm per tutta la curva di erogazione, con una progressione da manuale. Altrettanto sorprendente è come la centralina che governa la trasmissione sappia approfittare della cosa facendo avanzare spesso la macchina a regimi basissimi. Spostandosi a velocità costante su strade urbane ed extraurbane ci si ritrova sistematicamente con la lancetta del contagiri tra i 1.000 e i 1.500 giri e con l’auto che avanza senza alcun sussulto o vibrazione, con la massima naturalezza. In aggiunta c’è pure un’ottima silenziosità, complici gli upgrade fatti sul fronte dell’insonorizzazione.

Meglio usare le maniere dolci

La rumorosità sale solo se si affonda il piede sull’acceleratore senza tanto riguardo. In questo caso il regime si impenna in modo ancora un po’ eccessivo, nonostante il lavoro di messa a punto abbia portato a una maggiore proporzionalità tra pressione del piede destro e impulso in avanti. Attraverso un selettore sul volante il pilota può scegliere tra due modalità di guida, I (Intelligent) e S (Sport). La prima è perfetta per la guida più tranquilla, mentre l’altra asseconda una condotta più brillante, tenendo il motore più su di giri e aumentando il freno motore in rilascio. La cosa può anche essere simpatica da provare per un po’ nel misto. Tuttavia nel giro di poco ci si rende conto che si può viaggiare spediti anche con la funzione sulla carta più soft, spremendo meno la meccanica e puntando più sulla pulizia di guida e sulla scorrevolezza.

Subaru Crosstrek 2023

Digerisce tutto

L’assetto completa degnamente questo quadro, rispecchiando al meglio la tradizione Subaru. Il motore boxer e la trazione integrale Symmetrical AWD consentono di tenere relativamente basso il baricentro anche con un’elevata altezza da terra e di trovare un compromesso vincente tra comfort e controllo di rollio e beccheggio a livello di sospensioni. Sarà anche merito del lavoro fatto sui sedili, ma il risultato è che la Crosstrek sembra un ferro da stiro che spiana le pieghe della strada, affrontando con compostezza non comune buche e avvallamenti. Il giudizio non cambia nemmeno nel fuoristrada leggero, che questa Subaru supera in grande scioltezza, incurante di gradini e sassi smossi.

Un buon peso/forma

Quando poi iniziano le curve, la Crosstrek non ciondola da una parte all’altra. Solo forzando il passo emerge una naturale tendenza al sottosterzo, ma il fenomeno è di entità limitata ed è facile porvi rimedio con manovre istintive. Messa sulla bilancia questa Subaru fa fermare l’ago attorno alle 1,6 tonnellate – una dato già buon in un’epoca come questa, viste dimensioni e caratteristiche – ma la disinvoltura con cui affronta le varie situazioni la fa sembrare addirittura più leggera.

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