Ci teniamo a sottolineare che la UP! per Volkswagen è stata un successo: in Italia dal suo arrivo ne sono state vendute 55.000 (il 40% a metano) e la UP! è sempre stata tra le primissime compatte vendute, a volte la prima di importazione. Inizia così il lancio della nuova UP!, con una dichiarazione di orgoglio da parte del direttore marketing, che ci tiene a far capire come per Volkswagen questa sia una vettura decisamente importante, su cui in futuro investire ancora di più. E il futuro inizia oggi, con l’arrivo della nuova UP!, rivista e corretta in tantissimi particolari non solo estetici, per diventare un po’ più “frizzante” e meno tedesca. Colori sgargianti, interni di pari livello, connettività al top, migliaia di combinazioni possibili (ormai inevitabili in questo segmento) cambiano faccia alla piccola di Wolfsburg.LIVEPartiamo dall’estetica: sono stati rivisti il frontale e, nello specifico, il paraurti e i gruppi ottici, mentre al retrotreno debutta un’inedita firma luminosa. Sono ben 13 le tinte, da abbinare a tre varianti del tetto (a contrasto) e a dieci diverse finiture della plancia. Il cambiamento più rilevante in abitacolo è rappresentato dal sistema d’infotainment Composition Phone con schermo da 5,5 pollici, corredato di telecamera in retromarcia e connettività Bluetooth. Sparito il display amovibile (e appetibile) della precedente versione, la nuova UP! sposa la connettività spinta con gli smartphone con sistema operativo iOS e Android, che ora dialogano con la vettura attraverso un’apposita dock station che permette ai device di fornire informazioni sul viaggio, gestire la navigazione, il display multifunzione, il vivavoce, alcune funzioni secondarie e, nel caso dell’elettrica e-UP!, il controllo dei consumi e della ricarica delle batterie. Una svolta hi-tech che, nel caso delle versioni top di gamma, si accompagna alla disponibilità del climatizzatore automatico integrante i sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria, dotazione quest’ultima degna di una berlina di categoria superiore.La novità tecnica ha tre cilindri e un turbocompressore: è il nuovo motore TSI capace di 90 cv e 160 Nm di coppia, motorizzazione top per la piccola tedesca che è in grado di assicurare prestazioni molto interessanti: 185 km/h di velocità massima e meno di 10 secondi per passare da 0 a 100 all’ora. Fa sorridere pensare che queste siano prestazioni allineate a quelle della prima Golf GTI. A fronte di un consumo dichiarato di 22,7 km/litro. Confermati gli altri motori tre cilindri 1.0 da 60 e 75 cv, così come le e-UP! elettrica da 82 cv e 160 km di autonomia; ovviamente confermatissimo il motore bifuel (benzina/metano) da 68 cv, che fa la voce grossa sul mercato italiano.Due le carrozzerie (3 e 5 porte) e sette gli allestimenti: Take UP! (entry level), Move UP! con il sistema d’infotainment Composition Phone e clima automatico di serie, High UP!, forte dell’illuminazione ambientale bianca, dei sedili riscaldati, dei fendinebbia con funzione luci di svolta e del climatizzatore; Cross UP!, caratterizzata da finiture esterne stile crossover e illuminazione interna arancione. Completano l’offerta le varianti Load UP! biposto per l’utilizzo commerciale, e Beats, dedicata ai puristi del suono grazie all’impianto audio da 300 Watt con amplificatore a 8 canali. Interessante il fatto che tutte le UP! che arriveranno in Italia avranno di serie il sistema City Emergency Brake di frenata di emergenza automatica e che a fronte di una dotazione più ricca il prezzo di partenza è addirittura diminuito: 11.000 euro per la Take UP! A salire.DRIVEOvvio che tutte le attenzioni della prova siano dedicate alla UP! con motore più potente: la proviamo su un itinerario che si snoda lungo il Lago di Como. Devo dire che la nuova UP! si presenta in tutt’altro modo rispetto alla precedente: saranno i colori sgargianti (abbinati a cerchi in lega veramente belli) o le nuove nervature che rendono il design della compatta tedesca ben più “muscoloso”. Sta di fatto che la UP! 2016 s’impegna per non passare inosservata, mentre la precedente si confondeva nella massa. Anche all’interno l’ambiente è piacevole, ed è decisamente elevata la qualità dei materiali, superiore a quanto siamo abituati a trovare sulle piccole di pari categoria.La UP! in questo ha un approccio molto “premium” e anche i piccoli “nei” della versione precedente (come ad esempio la mancanza del doppio comando dei vetri elettrici sul bracciolo del guidatore) sono stati risolti. iPhone collegato, app Maps+More scaricata e il nostro smartphone si trasforma in una piccola centrale di comunicazione, sopperendo al fatto che il display da 5” è molto sviluppato in lunghezza e poco in altezza, quindi patisce il confronto con gli schermi di alcune concorrenti.La cosa realmente interessante è che l’app Maps+more integra mappe residenti di tutta Europa (sono le mappe Tom Tom e l’aggiornamento è gratuito per 6 anni) per cui non “succhia” i preziosi dati ma utilizza solo il GPS. Certo, la voce che dà le indicazioni dovrebbe andare un po’ a lezione d’italiano: adesso sembra Alan Friedman.Il tre cilindri turbo da 90 cv regala alla UP! un brio prima sconosciuto: silenzioso, ricchissimo di coppia ai bassi regimi e poco propenso all’allungo, offre prestazioni sportiveggianti e facilita i sorpassi grazie a ottime doti di ripresa. La UP! lo segue con un assetto centrato, morbido e comodo ma non cedevole, il che – come avevo già rilevato nella prova precedente – grazie anche a sterzo sufficientemente diretto e freni pronti rende la piccola di Wolfsburg molto divertente anche quando si abbandonano i confini della città.Su tutto prevale la qualità generale del progetto: i materiali sono ottimi, la sensazione di scorrevolezza delle sospensioni altrettanto. Non si ha mai l’impressione di guidare “una macchinetta” perché l’atteggiamento è quello da vettura di categoria superiore. Cosa cambierei? Il volante (comune a moltissime altre VW) che pare un po’ ipertrofico, con un diametro fin troppo grande per l’auto su cui è montato.