Magari sapete già chi sono, se siete appassionati di offroad e seguite i cugini di DIRT sicuramente avete sentito parlare di loro e se ancora non sapete chi siano lo scoprirete prestissimo. Stiamo parlando di RAM, la Casa a stelle e strisce della famiglia Stellantis che produce pick-up. È abbastanza facile che i loro super mezzi passino inosservati… se sono a circa un chilometro di distanza da voi.
RAM non ha la parola “inosservato” nel dizionario e questo si nota nei suoi giganteschi pick-up autenticamente americani come la pepsi, l’hamburgher e il barbecue. Ora sfruttando la partnership con il campionato MXGP hanno deciso di portare in Europa una nuova sorpresa: il RAM Pentastar V6. La presentazione del motore è avvenuta durante la nona tappa del Campionato MXGP su un RAM 1500. Come saprete, RAM e sponsor dell’intero campionato ma anche del team Red Bull KTM Factory Racing quindi la sua presenza in Germania non è casuale. Se vi siete persi la tappa ve ne parlano i cugini di DIRT.
Ed eccolo qui, il RAM 1500 rosso come il tramonto che gli fa sfondo e imponente come un carro armato. Ma cosa rende speciale il motore che monta, il Pentastar V6?
Caratteristiche e consumi
Il nuovo regalino americano è un V6 da 3,6 litri mild-hybrid, in grado di erogare 305 CV e 364 Nm di coppia. Il nuovo motore sarà disponibile su RAM 1500 Big Horn, RAM 1500 Laramie e RAM 1500 Rebel.
Facendo un paio di conti, i numeri di questo motore si traducono in un grande risparmio di carburante per il Pentastar V6 (19%) rispetto al vecchio V8 da 5,7 litri. Tutto questo è possibile grazie ad alcuni interventi sul motore come la fasatura variabile che prevede l’alzata variabile in due tempi delle valvole e il sistema di ricircolo dei gas di scarico raffreddati. Ridurre i consumi è sicuramente una scelta azzeccata (e obbligata) da parte di RAM che è in linea con la riduzione delle emissioni di CO2.
Come è fatto il RAM Pentastar V6?
Il nuovo motore destinato alla famiglia 1500 di RAM ha rapporto di compressione di 11,3:1 ed è dotato dell’innovativo sistema eTorque mild-hybrid, che sostituisce il tradizionale alternatore. A fornire energia alla parte elettrica c’è una batteria con tecnologia 48 V da 430 W/h agli ioni di litio, che sfrutta la chimica nickel manganese cobalto (NMC)/grafite. Alla ricarica ci pensa il recupero dell’energia in fase di decelerazione e di frenata.
Previsto anche un convertitore DC-DC da 3 kW, utilizzato per alimentare il motorino d’avviamento da 12 volt: grazie alla maggiore efficienza le partenze a freddo alle temperature estreme non sono un problema; a trarne vantaggio è anche la funzione stop-start. La parte elettrica dà il suo contributo in fase di accelerazione e nel cambio di marcia. La coppia supplementare a livello dell’albero motore permette al pick-up di muoversi in modo più agile, anche a pieno carico, e incrementa la capacità di traino; inoltre, ha effetti positivi anche sul rumore e le vibrazioni.