Autonoma, elettrica, compatta e, soprattutto, anticonvenzionale. La concept Rinspeed Oasis è tutto tranne che scontata, specie considerando che si tratta della prima vettura al mondo dotata di un giardino in abitacolo.Non è solo un’utilitaria; si tratta, piuttosto, di una struttura modulare semovente, adattabile tanto negli interni quanto nelle destinazioni d’uso. La nuova creazione del tuner svizzero spazia infatti dalle consegne dei prodotti deperibili, complice il vano di carico climatizzato, all’opzione salotto viaggiante, sino a prestarsi alle comuni attività d’ufficio e al car sharing. Quando non utilizzata di persona, la city car elvetica può essere condivisa con altri utenti che la possono prenotare, e chiamare, mediante smartphone. Un nuovo orizzonte della mobilità.Ebbene sì, c’è un giardino a bordo. A confronto, il portafiori della Volkswagen Maggiolino è ben poca cosa. Alle spalle del pannello della strumentazione integralmente digitale, cuore dell’infotainment, vi è uno spazio adibito alla coltivazione di piante e fiori, climatizzato così da non soccombere tanto ai raggi estivi del sole quanto alle gelide nottate invernali. A cosa serve? Assolutamente a nulla. Puro diletto. Ben più pratico e funzionale il sistema multimediale che alla massima interattività con i device portatili affianca la connettività Wi-Fi e la possibilità, firmata dallo specialista Harman, d’interfacciarsi con i sistemi domotici via cloud. Harman che, oltretutto, mette a disposizione un vero e proprio assistente personale virtuale, in grado di dialogare con il guidatore attraverso i comandi vocali e gestuali.Attesa al debutto in occasione del prossimo CES di Las Vegas, la più importante kermesse al mondo dedicata all’elettronica di consumo, la concept Rinspeed è dotata di due motori elettrici della tedesca ZF collocati in corrispondenza delle ruote da 20 pollici. Al guidatore è lasciata la possibilità di mantenere il controllo della vettura oppure affidarsi totalmente all’auto, complice il piantone dello sterzo a scomparsa. La gestione del volante, del resto, è basata sulla tecnologia “steer by wire” che demanda all’elettronica anziché alle connessioni meccaniche la trasmissione dei comandi. Oasis promette un’eccezionale manovrabilità grazie alla possibilità di girare praticamente su se stessa, al sistema di guida realizzato dalla divisione QNX di Blackberry e al parabrezza che funge da “lavagna” per la proiezione di dati e informazioni quando il conducente si affida alla gestione autonoma della vettura. Sarà il futuro della mobilità?