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Prova Audi SQ6 e-tron quattro – Missile in incognito

La SQ6 e-tron quattro è la versione più prestante del nuovo grande SUV Audi. Non troppo appariscente, gratificante da guidare e pure comoda, ha 517 CV sempre pronti a incollarvi allo schienale

Gli ingombri della carrozzeria non sono trascurabili, ma la tecnologia facilita la vita: fra le telecamere che aiutano a manovrare in spazi ristretti (peraltro sfruttando un angolo di sterzo relativamente contenuto) e l’head-up display con realtà aumentata che mostra nel parabrezza le varie indicazioni (come se fluttuassero sulla strada a distanza dall’auto), la grossa Audi SQ6 e-tron concede da subito una ragionevole confidenza.

Nuova Audi SQ6 e-tron

Strapotere silenzioso

Con 580 Nm di coppia messi a terra dalle quattro ruote, quando si pigia sul pedale destro la Audi SQ6 e-tron assicura accelerazioni brutali, sorpassi che si chiudono in un batter d’occhio e  riprese furibonde che vi portano in un soffio oltre i limiti autostradali. Attenzione, perché della reale andatura non ci si rende conto finché non si butta un occhio al tachimetro, specialmente se si esclude il sistema che genera un rombo sommesso che imita un motore termico: fruscii e rumore di rotolamento delle gomme restano fuori dall’abitacolo.

Nuova Audi SQ6 e-tron

Sospensioni ad aria? Quasi d’obbligo

Al posto delle sospensioni standard (a smorzamento passivo a due stadi), la Audi SQ6 e-tron del test montava quelle adattive con setting specifico: sono un optional consigliabile, perché oltre a contribuire al notevole comfort offerto da questa tedesca, fra le curve riducono al minimo inerzia e movimenti di cassa. Inoltre rispondono bene sulle asperità pronunciate (anche con cerchi da 21” e pneumatici ultraribassati) e, grazie agli ammortizzatori ad aria, possono variare l’altezza da terra in un intervallo di 65 mm: una possibilità che torna utile sui fondi innevati o accidentati, per i quali è pure prevista la modalità di guida off-road.

Nuova Audi SQ6 e-tron

Audi Q6 e-tron: frena e rigenera “intelligentemente”

Fra le caratteristiche della piattaforma PPE c’è una particolare logica che ripartisce la frenata dando priorità al recupero di energia (nel 95% delle decelerazioni, sostiene Audi). I dischi intervengono quando è richiesta una potenza frenante media o alta, abbinati o meno al regen. Durante la guida non ci si accorge di questi passaggi, sebbene la modulabilità nella prima fase di intervento dell’impianto resti migliorabile. Utile e piacevole la possibilità di regolare l’intensità del regen (sino ad azzerarla) tramite i paddle al volante, e di  impostare la modalità B per massimizzare il recupero d’energia e abilitare la funzione one-pedal (permette di giungere all’arresto della vettura solo rilasciando l’acceleratore).

Nuova Audi SQ6 e-tron, interni

Autonomia? Quasi niente ansia

Fra tratti urbani, strade collinari (incluso un lungo sterrato) e autostrada, ho guidato per circa 200 km senza la minima attenzione agli sprechi. Partito con il pieno di corrente, a fine test avevo la batteria al 50%, con una media calcolata dal computer di bordo di circa 4 km/kWh: è un dato lontano dai 5,4-5,7 km/kWh omologati, ma a conti fatti siamo intorno ai 400 km di autonomia effettiva nel “mondo reale”. Niente male per un SUV che supera le 2,3 tonnellate di stazza.

Nuova Audi SQ6 e-tron

E se noleggi una Audi Q6 e-tron, la ricarica ti segue

Chi noleggia una Audi Q6 e-tron (o SQ6 e-tron) con formula a lungo termine, dispone anche della “ricarica mobile on demand”: il cliente può essere raggiunto da un van dello specialista E-Gap, in grado di rigenerare la batteria della vettura sul posto (al momento il servizio è disponibile soltanto in alcune città). E se deve viaggiare in luoghi dove le infrastrutture di ricarica scarseggiano, può richiedre un’Audi ibrida gratis per un totale di due settimane all’anno.

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