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Prova Nissan Qashqai e-Power, l’ibrida più elettrica che ci sia

Ma è elettrica, termica, ibrida o di tutto un po'? Ecco come funziona la Qashqai e-Power

Drive

Inutile girarci tanto attorno: la Nissan Qashqai è molto più facile da usare che da spiegare. Si mette il piede sul freno, si schiaccia il tasto di avviamento, si tira indietro il pomello del cambio (che a ben vedere sotto sotto non c’è, ma facciamo finta di niente) e quando si accende D si è pronti a partire. Proprio come sulle elettriche si accelera, si frena e si sterza, nient’altro, a meno che non si voglia giocare con le modalità di guida e il recupero dell’energia.

Nissan Qashqai e-Power

Un buon inizio

In movimento l’attenzione è tutta per il sistema di propulsione e-Power, che dà subito buone sensazioni. Usando un piede felpato la Qashqai avanza come al rallentatore, con il motore termico che per un po’ resta inattivo. Quando la pressione del piede destro e la velocità salgono il tre cilindri entra in gioco, ma lo fa in modo molto discreto. Con vibrazioni minime e una rumorosità meccanica limitata, occorre tenere davanti agli occhi la schermata che mostra i flussi di energia se si vuole avere un’idea di cosa stia accadendo di preciso sotto il cofano.

Nissan Qashqai e-Power

Ha carattere

Giocando con l’acceleratore, si ottiene una spinta decisa, accompagnata da un cambio di tonalità evidente da parte del motore endotermico. Il lavoro di accordatura fatto dai tecnici funziona e il rumore della meccanica è coerente con l’accelerazione. Se si fa un kick down la reazione non è poi così diversa da quella che si avrebbe con un cambio CVT, solo che qui c’è più vivacità. A proposito di questa parola, va sottolineato che il tempo necessario per scattare da 0 a 100 è di appena 7,9 secondi, una prestazione davvero niente male per il segmento. La foto qui sotto, scattata durante la presentazione, fa capire bene quanto la Qashqai e-Power sia più brillante rispetto alle mild hybrid.

Nissan Qashqai e-Power 2022 DPL slide

Maneggiare con cura

Dopo qualche chilometro approfitto della batteria bella carica per provare la modalità EV. La Qashqai veste i panni dell’elettrica ma il gioco dura poco, un po’ come sulle full hybrid già presenti sul mercato. Con una batteria da 2,1 kWh, d’altro canto non si può pretendere molto. Giusto per la cronaca posso ricordare che in EV si possono raggiungere i 100 km/h, ma così facendo la carica si esaurisce in ancor meno tempo. La cosa può essere comoda giusto per attraversare qualche via dl centro in punta di piedi, ma occhio alle eventuali telecamere nelle ZTL. L’auto è omologata come ibrida e se l’accesso fosse consentito solo alle auto elettriche sarebbe dura contestare un’eventuale sanzione.

Nissan Qashqai e-Power

Meglio non aver fretta

Detto sinceramente, la Svezia non è il posto migliore per saggiare le prestazioni di una macchina. I limiti sono molto bassi e i locali sono molto ligi nel rispettarli, anche perché a lato delle strade gli autovelox spuntano come funghi. Il risultato è che il comportamento dell’auto alle nostre andature autostradale ve lo dovrò raccontare un’altra volta. Non mi è andata benissimo nemmeno con le curve, ma posso almeno dire che su asfalto asciutto e ben pavimentato la Qashqai e-Power fa quel che deve in termini di tenuta. Rispetto alla sorella mild hybrid ci sono circa due quintali di peso in più che gravano più o meno tutti sull’anteriore. Qui in particolare i tecnici Nissan sono intervenuti sulla taratura delle sospensioni, per cercare di compensare l’aumento della massa, sacrificando un po’ l’assorbimento delle buche sull’altare della precisione di guida.

Nissan Qashqai e-Power

Il piano B

Due paroline le merita anche l’e-Pedal, il cui intervento è a mio avviso un po’ troppo brusco. Appena si solleva il piede dall’acceleratore si ha infatti un deciso rallentamento che alla lunga può dare noia, anche a chi di solito non soffre di mal d’auto. Personalmente trovo preferibile avere una maggiore scorrevolezza. Dovendo proprio ricaricare il modo più forte le batterie, giudico più gradevole la funzione B del cambio, che fa un lavoro simile a quello dell’e-Pedal con una decelerazione pari però a 0,11 G e non 0,20.

Nissan Qashqai e-Power e-Pedal

Chi va piano… consuma poco

E i consumi? Andando all’andatura degli svedesi, la Qashqai e-Power fa un figurone, ottenendo risultati addirittura migliori di quelli dichiarati dalla Casa Nel ciclo di omologazione WLTP questa Nissan ha infatti fatto registrare 5,3 l/100 km mentre nel test drive a passo di lumaca è riuscita a scendere sotto i 5 litri, facendo registrare percorrenze superiori ai 20 km/litro. La prestazione, sia chiaro, si può replicare anche in Italia, a patto di essere disposti a sorvolare sulle clacsonate e sui gestacci da parte di quelli cui si fa da tappo.

Tiriamo le somme

Se siete arrivati a leggere fino a qui, vi sono debitore di una risposta. La domanda era se valesse o meno la pena di spendere 1.800 euro in più per comprare la Qashqai e-Power invece della milh hybrid e la risposta è affermativa, specie se ci si sposta tanto in città. Anche se di poco, prestazioni maggiori, consumi più bassi e una maggiore fluidità di marcia fanno pendere l’ago della bilancia verso la nuova arrivata.

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