Una Skoda su tre venduta in Italia è una Kamiq. Poco meno, ok, la quota è del 29% ma il senso rimane: questo modello nel nostro Paese piace parecchio (20.000 unità vendute da inizio commercializzazione) ed è anche forte di questo apprezzamento che Skoda Italia ha ottenuto, da Casa madre, una versione dedicata al nostro mercato. Sì perché per come era composta la gamma del B-SUV ceco fino a oggi, mancava una versione che si posizionasse laddove il 60% italiani concentra i propri acquisti in questa fascia di mercato: la “forbice” compresa fra i 23.000 e i 27.000 euro.
La giusta via di mezzo
C’era, e c’è ancora, la Ambition, attorno ai 23.000 euro appunto. C’era, e c’è ancora, la Style, che parte da circa 27.000 euro. Mancava una proposta intermedia, che arriva appunto con il nome di Black Dots e un listino che parte dai 25.350 euro della 1.0 turbo 3 cilindri da 95 CV e cambio manuale a 5 marce. Si sale a 26.450 euro per la 1.0 da 110 CV con cambio manuale e a 27.950 euro per averla con il cambio DSG; peccato che quest’ultima, davvero valida, sia oltre la sopra citata “soglia” dei 27.000 euro. Ci sono anche due opzioni con il 1.5 turbo benzina 4 cilindri da 150 CV: 28.250 euro con cambio manuale e 29.750 con l’automatico.
Inoltre, nella fase di lancio, la Skoda Kamiq Black Dots beneficia del contributo delle Concessionarie aderenti, a cui si somma l’eventuale Eco-incentivo di 2.000 euro in caso di rottamazione. Con la formula di acquisto Clever Value, a valore futuro garantito, si può acquistare Kamiq Black Dots 1.0 TSI 95 CV a partire da 199 euro/mese, in caso di permuta o rottamazione, con pacchetto di manutenzione Škoda Care 3 anni/45.000 km incluso (TAN 6,99% – TAEG 8,43%).
Dotazione completa
Chi segue un minimo il mondo dell’auto lo sa: Skoda si propone come un marchio dall’alto value for money. Ciò significa che le sue auto non sono le più economiche in assoluto, ma offrono tanto (in termini di qualità, tecnologia e dotazione) in relazione al prezzo. Un discorso tanto più valido nel caso di versioni cucite su misura per i gusti del nostro mercato. Per capirci, la Black Dots offre un vantaggio Cliente che arriva al 42% sul costo delle singole dotazioni rispetto alla Style. Tra le altre cose, di serie ci sono i gruppi ottici full LED con AFS, i cerchi in lega da 17” con design aerodinamico, il climatizzatore automatico bi-zona, il sistema di avviamento senza chiave, lo specchietto retrovisore interno anti-abbagliamento e le sellerie in tessuto misto pelle scamosciata sintetica.
Tecnologia al gran completo
Continuando il discorso sulla dotazione, spostandoci però sulla sicurezza, quella attiva è garantita dal Front Assistant con frenata automatica e riconoscimento di ciclisti e pedoni, dal Lane Assistant, che mantiene il veicolo all’interno della carreggiata e dal rilevamento della stanchezza del conducente. Di serie anche la chiamata automatica di emergenza con geo-localizzazione e il Cruise Control (non adattivo). Ancora tecnologia, stavolta di connettività: il touchscreen in plancia da 8”, le due porte USB tipo C e i protocolli per l’interfaccia smartphone Apple CarPlay e Android Auto sono di serie. Inoltre, grazie ai pacchetti City Pack (sensore pioggia per i tergicristalli, telecamera posteriore e Kessy full per apertura delle portiere) e City Plus Pack (che aggiunge i sensori di parcheggio anteriori) si ha ancora una volta un forte vantaggio all‘acquisto rispetto al prenderli singolarmente.
Su strada è una certezza
L’occasione del lancio della versione Black Dots è stata propizia per dare una rinfrescata alle sensazioni di guida della Kamiq. Con motore 1.0 da 110 CV e cambio DSG si conferma per molti versi “definitiva”: c’è tutta la spinta che serve, anche ai bassi giri, il comfort è di altissimo livello (insonorizzazione e assorbimento buche irreprensibili) con il risultato che sulla Kamiq si potrebbe viaggiare per ore senza accusare stanchezza. Per tutti i dettagli sul comportamento stradale e anche per sapere come la Kamiq si comporta rispetto alla concorrenza, cliccate play sul video qui sotto.