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The Urban Mobility Council, dati e soluzioni in materia di mobilità sostenibile

Intelligenza artificiale e progettazione urbana i temi alla base del Think Thank del Gruppo Unipol, con l'obiettivo di sviluppare città più sicure e sostenibili

Al Think Tank del Gruppo Unipol “The Urban Mobility”, tenutosi alla Triennale di Milano nei giorni scorsi, sono stati presentati tre studi in materia di mobilità sostenibile. L’iniziativa, alla sua quarta edizione, nasce per promuovere una piattaforma di discussione, studi e condivisione di idee tra rappresentanti delle istituzioni, università e aziende, per la costruzione un futuro più green nelle nostre città. 

I risultati di due ricerche

In questa occasione sono state presentate due ricerche. La prima, a cura del Politecnico di Milano, è stata condotta con un innovativo modello di intelligenza artificiale, capace di stimare il rischio stradale urbano analizzando le immagini della rete stradale, integrate da dati telematici sulle frenate brusche (80.000 quelle analizzate) registrate dalle scatole nere a bordo dei veicoli. Il sistema sarà uno strumento di supporto alle amministrazioni per individuare le aree urbane più critiche e pianificare interventi mirati alla sicurezza. La seconda ricerca, condotta dal MIT Senseable City Lab di Boston sulla città di Milano, ha di fatto ribaltato una convinzione piuttosto diffusa, ovvero la sola riduzione dei limiti di velocità rallenta il traffico urbano. In effetti, a influenzare il comportamento dei conducenti è per lo più la configurazione delle strade: strade larghe, aperte e con lunghe linee visive, ad esempio, incoraggiano una guida più veloce, molto più della segnaletica.

L’auto è il mezzo più usato

Nel corso dell’evento è stato inoltre presentato il primo Rapporto The Urban Mobility Council, realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Formazione e di Ricerca per i Trasporti, per far luce sulle dinamiche e le innovazioni della mobilità dei cittadini italiani. Tra i dati interessanti è emerso che la domanda di mobilità continua a calare rispetto ai livelli pre-pandemici (-3% rispetto al 2023, -8,5% rispetto al 2019), complice l’invecchiamento della popolazione. La mobilità urbana rappresenta circa il 70% degli spostamenti totali degli italiani, ma l’auto privata resta il mezzo di gran lunga più usato (oltre il 50%). Il trasporto pubblico, inoltre, copre meno dell’8% degli spostamenti, con marcate disparità territoriali: al Nord si registra una sua maggiore diffusione, mentre nel Sud prevale un uso strutturale dell’auto. Un altro dato: il parco circolante è tra i più estesi in Europa (oltre 41 milioni di veicoli, 70 ogni 100 abitanti), ma anche tra i più vecchi: un’auto su quattro ha più di 20 anni. L’elettrico resta, infine, una presenza marginale (0,7% del totale circolante). Il rapporto 2025 sollecita alcune soluzioni: un rafforzamento dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS), l’integrazione delle politiche ambientali con criteri di neutralità tecnologica e l’adozione di strumenti come la Green Box, in grado di misurare le emissioni reali dei veicoli e orientare in chiave meritocratica l’accesso alle ZTL o ad altre agevolazioni.

Conclusioni

Stefano Genovese e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

A chiudere i lavori, le parole di Stefano Genovese, Head of Institutional&Public Affairs Unipol Assicurazioni e Coordinatore del Think Tank The Urban Mobility Council: “Gli effetti degli obiettivi normativi imposti dalla transizione ecologica stanno entrando concretamente nella vita e nelle tasche degli italiani, che ogni giorno si spostano per lavoro, famiglia e svago. Le cronache quotidiane raccontano soprattutto di nuovi blocchi, divieti e costi in crescita per i cittadini. Serve anche accompagnare la collettività con soluzioni, come quelle oggi offerte dall’IA e dai dati, che permettano di conciliare la necessità di muoversi liberamente con gli obiettivi di decarbonizzazione e aumento della sicurezza sulle strade”.



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