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DOGMA 65.1 Hydro: la svolta idraulica di Pinarello

I freni a disco stanno lentamente ma inesorabilmente entrando anche nel mondo delle biciclette: anche Pinarello vuole essere della partita

Onda HD Pinarello DOGMA65.1_Hydro Prestazioni migliori dei freni tradizionali e dei cantilever, nessuna sollecitazione termica e strutturale al cerchio (dovuta all’attrito del pattino sulla pista frenante) e frenata garantita con qualsiasi situazione meteorologica: sono questi i vantaggi dei sistemi a disco. Vantaggi ormai certificati dalla diffusione pressoché totale nel mondo della MTB (dove le discese sono lunghe e impegnative) e del ciclocross, con atleti che hanno spesso a che fare con fango e sporco, situazioni in cui il tradizionale caliper ha un’efficienza pari a quella di una pastiglia di zucchero contro il mal di testa.Insomma a rigor di logica niente dovrebbe frenare l’avanzata dei freni a disco anche sulle bici da corsa. Però l’UCI, l’ente che detta le regole nel mondo del ciclismo agonistico, tentenna, forse frenato da alcune Case, e di fatto i freni a disco sono ancora banditi dalle competizioni. Tuttavia il mercato va inesorabilmente in quella direzione: ecco perché tutti vogliono star dietro al trend tecnologico. Non poteva mancare Pinarello, prestigioso marchio italiano, vincitore di dieci Tour de France, l’ultimo lo scorso anno con Chris Froome del team Sky.Anche il costruttore trevigiano ha deciso di introdurre i dischi sulle due top di gamma: DOGMA 65.1 Hydro e DOGMA K Hydro. Le geometrie sono rimaste identiche alle bici originali, mentre telaio, forcella e carro posteriore sono stati modificati per accogliere i freni e sopportare le nuove sollecitazioni, ma anche per integrare all’interno le tubazioni idrauliche. In particolare la pinza freno posteriore è stata piazzata tra carro e forcellini, con l’obiettivo di aumentare al massimo l’efficienza. Entrambi i modelli sono compatibili con i due nuovi gruppi idraulici da strada prodotti da Shimano e SRAM; sarà possibile montare sia dischi da 140 mm sia, per gli “staccatori” provetti, da 160 mm.Come sempre accade l’inserimento di un elemento fondamentale come i dischi freno modifica la costruzione del telaio, che va rivisto a livello di cannotto e di spessori per gestire le forze in gioco, che con l’arrivo dei dischi sono scaricate in modo completamente diverso. In Pinarello hanno lavorato per ottimizzare il telaio delle Dogma, sfruttando le conoscenze sulla progettazione asimmetrica di cui sono maestri: le Dogma, infatti, sono costruite in modo asimmetrico per sfruttare a fondo l’energia di pedalat). La Dogma Hydro è di fatto meno asimmetrica della sorella con i caliper. Tra le particolarità che hanno reso celebri le bici Pinarello di ultima generazione c’è senz’altro la forcella denominata ONDA, che per l’occasione diventa ONDA HD (Hydraulic Disk), ed è stata profondamente modificata per soddisfare le tolleranze imposte dei freni a disco e la rigidezza desiderata dai tecnici. Insomma, anche se i PRO non ci corrono ancora, siamo certi che molti di loro la vorrebbero usare! Non credete?

 

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