L’UCI, l’ente internazionale che stabilisce le regole per le competizioni ciclistiche, non li ha ancora ammessi per le gare su strada: i freni a disco sono infatti ritenuti pericolosi in caso di caduta a causa delle alte temperature che raggiungono e per il fatto che sono molto affilati.Le Case ciclistiche sembrano tuttavia andare proprio in quella direzione. Vi avevamo parlato della Colnago C59Disc e anche Pinarello e Specialized hanno in serbo una bici da strada dotata di freni a disco. Oltre all’indubbio fascino estetico, questo sistema garantisce certamente una maggior potenza e modulabilità della frenata – anche se incontra pur sempre il limite della sezione molto stretta degli pneumatici da asfalto – soprattutto in caso di pioggia. E’ infatti risaputo che i freni tradizionali siano molto meno efficaci sul bagnato che sull’asciutto, soprattutto se agiscono su cerchi in carbonio.Anche Orbea, azienda di biciclette basca, segue il trend dei freni a disco e presenta Avant, road bike dedicata all’endurance. Le geometrie del telaio monoscocca in carbonio sono infatti piuttosto “rilassate”, grazie al top tube corto e all’head tube allungato: una bici comoda per fare tanti chilometri.Il passaggio ruota, inoltre, è maggiore rispetto a quello delle bici con i freni tradizionali e questo consente di montare pneumatici da 28 mm, ideali per il comfort durante le lunghe percorrenze. Il pezzo forte di questa bici, non lo si può negare, è il bellissimo impianto idraulico RED di Sram con dischi da 135 mm, sistema derivato da quelli che da molti anni si usa sulle mountain bike; d’impatto anche i cerchi Zipp in carbonio.Tra qualche tempo forse vedremo i campioni del Giro o del Tour battagliare a suon di staccate fumanti stile MotoGP: per ora possiamo goderci noi questa emozione durante le nostre pedalate domenicali…